Raccolta differenziata 2019: Potenza primo capoluogo d’Italia sopra il 65%!

Questo l’annuncio dell’assessore all’Ambiente Alessandro Galella che, insieme all’Amministratore unico di Acta, Roberto Spera, hanno presentato i dati relativi alla raccolta differenziata dei rifiuti nell’anno 2019, nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella Sala dell’Arco del Palazzo di Città, sede municipale di piazza Matteotti:

“È con orgoglio che annuncio il superamento del 65% riguardo alla quantità di raccolta differenziata dei rifiuti a Potenza.

Tre anni fa conferivamo in discarica il triplo dei rifiuti che conferiamo oggi. Chi non fa la raccolta differenziata produce due danni: uno economico per il maggior costo che sopporta la nostra comunità, quindi anche lui stesso, un danno ecologico all’ambiente nel quale la comunità vive, quindi anche lui stesso.

Quando fu realizzata l’attuale discarica di Potenza non fu installato un telo per evitare che l’acqua finisse sui rifiuti, caricando sulle casse del Comune e quindi dei cittadini, una spesa di circa 400.000 euro all’anno per 30 anni.

Ecco, la capacità di Acta di gestire il comparto rifiuti, il senso civico dei cittadini nel collaborare a rendere migliore il luogo in cui vivono e che lasceranno ai loro figli, la volontà politica di non ripetere gli errori del passato e di programmare il futuro mettendo al centro, concretamente, il bene comune, rappresentano i pilastri sui quali costruire un percorso comune da condividere già a cominciare dal prossimo anno.

Per diventare il primo capoluogo in Italia a raggiungere e superare mediamente il 65% di raccolta differenziata, per passare in tre anni dal 25% al 65% di raccolta differenziata, per passare da 2/300 segnalazioni di mancato ritiro al giorno a una segnalazione, per una copertura del territorio che è passata da poco più del 40% al 100%, per mantenere la tariffa più bassa d’Italia per le utenze domestiche, tanti sono le tessere del mosaico che si sono dovute incastrare alla perfezione, ma consentitemi di cominciare ringraziando le donne e gli uomini di Acta, che ad Acta hanno dato un’anima, consentendole di prendere coscienza delle possibilità e capacità che ha dimostrato con i fatti di saper esprimere.

Facilitatori, associazioni ambientaliste, giornalisti, ognuno nel proprio ruolo, anche attraverso un’azione critica e di stimolo a far meglio, ci portano a guardare il dato del 65%, che ci consente di rispettare il protocollo di Kyoto, come il punto di partenza per muoverci verso quell’economia circolare nell’ambito dei rifiuti, per la quale la raccolta differenziata rappresenta una parte, anche se molto importante, ma una parte.

Continuare a trasferire nei cittadini quel senso civico per il quale abbandono dei rifiuti, aggressione delle aree extraurbane di conferimento, mancato rispetto dell’ordinanza riguardo alla tipologia e agli orari nei quali conferire, deve rimanere impegno prioritario.

Acta ha pronto un programma per certificare le operazioni di ritiro, così che tutti possano avere la certezza che l’azienda opera in maniera corretta e trasparente, anche riguardo alla singola operazione, facendo in modo che i cittadini siano ulteriormente stimolati al rispetto delle regole”.