Potenza: “Sulle scale mobili molte rampe non funzionanti, infiltrazioni e soprattutto ascensori per i disabili inutilizzabili”. La denuncia

“Le scale mobili più lunghe d’Europa un biglietto da visita stropicciato per la città di Potenza. Soggette a incuria e bistrattate anche dai potentini, ma come biasimarli?“.

È quanto denunciano in una nota congiunta le consigliere comunali del gruppo ‘Insieme per Bianca’, Angela Blasi e Bianca Andretta che proseguono:

Molte rampe non funzionanti, infiltrazioni e soprattutto ascensori per i disabili inutilizzabili.

Quattro impianti con storie diverse, ma vicessituni comuni, 1,3 chilometri con una capacità di trasporto che sfiora i 18 mila passaggi l’ora, dimenticati.

Un sistema di trasporto unico che soffre.

Nel mese di gennaio l’Amministrazione ha reso noto e annunciato il restyling della scala mobile di Santa Lucia, 26 rampe che richiedono obbligatoriamente attenzione e manuntenzione.

L’ultimo annuncio riguardante questo intervento nel mese di marzo, ma da allora nulla si è mosso.

Mancano interventi straordinari e ordinari.

Dall’inizio della consiliatura le promesse sono state tante, ma nulla di fatto.

E anche le aperture straordinarie solo in determinate occasioni non risolvono le problematiche relative all’utilizzo dell’impianto da parte degli utenti.

Nel 2024 la Prima Scala mobile compirà 30 anni e anche le sue 18 rampe e i 4 ascensori verticali dovrebbero subire un restyling e una manutenzione.

Inaugurata nel 1994, questa è la prima delle quattro strutture meccanizzate costruite.

Risale dalla zona inferiore della città per giungere nel centro storico, per una lunghezza di 430 metri.

Un percorso che unisce viale Marconi a via del Popolo, fermandosi a viale Dante, via Vespucci, piazza Vittorio Emanuele II.

Un intervento di cui non si hanno notizie e le preoccupazioni non mancano.

Data la lentezza e la dissattenzione ci chiediamo cosa succederà a questo impianto.

Non c’è tempo, considerando la struttura e il numero di interventi da effettuare come arriveremo, quindi, a ottobre 2024?”.

(In copertina: immagine di repertorio)