Potenza: “Si sblocchi immediatamente lo scorrimento della graduatoria ARLAB”. Questo l’appello

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa della Segreteria On. Arnaldo Lomuti: 

“Che il lavoro e l’inclusione sociale fossero temi estranei all’agenda politica del governo di centrodestra nazionale e regionale era già chiaro a tutti; quello a cui, invece, proprio non riusciamo ad abituarci è l’arroganza con cui chi, al momento, ci governa si rapporta ai più deboli.

Il governo Meloni, infatti, sta letteralmente assaltando la tenuta sociale del nostro Paese: lo abbiamo visto, tra le altre cose, con lo smantellamento del reddito di cittadinanza e con la bocciatura dell’emendamento a prima firma Lomuti con il quale si chiedeva un impegno a intervenire, nel primo decreto utile, a favore dei 1800 lucani del programma RMI e TIS, per il tramite dei comuni, attraverso l’assunzione previo superamento di una prova selettiva. 

Con una certa coerenza, bisogna ammettere, le cose non vanno meglio a livello regionale.

Questa volta a fare le spese dell’arroganza e della sciatteria del governo regionale di centrodestra sono tutti gli idonei e le idonee al concorso ARLAB (Agenzia Regionale Lavoro e Apprendimento Basilicata).

Vale la pena ricordare che, dopo l’ingente stanziamento di fondi voluto dal governo Conte II a favore dei centri per l’impiego, decisamente sotto organico e dunque incapaci di rispondere alla domanda di lavoro, la Basilicata è stata l’ultima a bandire i concorsi.

Dopo aver faticosamente concluso la fase processuale (e averlo trionfalmente annunciato, quasi fosse una cosa extra-ordinaria!), a distanza di mesi, tuttavia, lo scorrimento della graduatoria risulta ancora bloccato.

Così, da un lato, i centri per l’impiego continuano a lavorare in affanno e sotto organico; dall’altro, lo scorrimento della graduatoria degli idonei è bloccato, vittima dell’inerzia di chi le cose dovrebbe farle funzionare.

Rattrista constatare come la regione Basilicata, che dovrebbe correre più delle altre, sia rallentata e continuamente boicottata proprio da chi la governa. Respinte le misure a favore dei 1800 TIS e RMI; bloccata la graduatoria ARLAB.

L’unico tasso che, in questo modo, continuerà inesorabilmente a crescere è quello dell’emigrazione”.