“Con una interrogazione urgente a risposta orale indirizzata al Presidente della Giunta regionale chiediamo di conoscere le ragioni della mancata promulgazione della legge regionale recante ‘Norme per il riconoscimento e per il sostegno del caregiver familiare’ di cui alla Delibera del Consiglio Regionale n°342 del 9 novembre 2021″.
Lo affermano i consiglieri regionali di Bcc, Angelo Chiorazzo e Giovanni Vizziello.
“Le ragioni per cui, nonostante il Consiglio regionale durante la seduta consiliare del 9 novembre 2021 abbia approvato la legge con le relative coperture finanziarie per l’annualità 2022 e 2023, la Giunta regionale non abbia provveduto a individuare e disciplinare, con propria delibera, le azioni e gli interventi previsti dalla suddetta legge, coordinando gli strumenti di programmazione socio sanitaria e, in ultimo, per quali altre finalità diverse dagli obiettivi della suddetta legge, sono state utilizzate le risorse già impegnate per l’annualità 2022 e 2023.
Riconoscere il lavoro delle tante persone che in ambito familiare assistono soggetti bisognosi di cure e attenzioni, è un atto doveroso se davvero si vuol costruire una società solidale.
Il fatto che il Presidente della Regione Basilicata, nonostante una norma approvata unanimemente dal Consiglio regionale, non abbia ancora provveduto a promulgare la legge e a dar seguito a quanto previsto dalla stessa, è un fatto grave ed irrispettoso delle prerogative legislative della massima assise regionale.
A ciò si aggiunge la beffa di aver dirottato altrove le risorse già stanziate a copertura di quanto previsto dalla norma regionale che speriamo possa vedere presto la luce”.
Chiorazzo e Vizziello concludono:
“Ci auguriamo che il presidente Bardi e la maggioranza di centro destra al governo della regione non si attardino oltre modo a dare esecuzione a quanto deliberato dal Consiglio e soprattutto a riconoscere coi fatti, e non solo con le chiacchiere, il ruolo fondamentale del cargiver nell’assistenza in ambito familiare e dare centralità al valore straordinario della famiglia, che andrebbe promosso e tutelato con una serie di azioni e proposte concrete”.