Potenza: in provincia il cinema tocca il tema del conflitto tra Israele e Palestina per ripensare a una convivenza fra popoli senza egoismi. L’iniziativa

Ancora un appuntamento (il ventunesimo) con le visioni della quindicesima edizione di “Frammenti autoriali- Le visioni altre”, contenitore che accende schermi nei piccoli centri lucani dove mancano le sale e promuove le nuove cinematografiche d’autore del mondo oltre quel cinema classico di cui si sta perdendo la memoria.

Promossa da Gal-La Cittadella del Sapere e Festival Internazionale, insieme alla locale Associazione Culturale Ca.Tali.te, la rassegna il 28 agosto a Sarconi (PZ) apre una breve zommata su quel cinema che tocca il tema del conflitto tra Israele e la Palestina senza parteggiare per l’una o l’altra parte.

Spiega il curatore della rassegna, il cinecronista Mimmo Mastrangelo:

“Il cinema non ha nessuna forza per risolvere un conflitto.

Ad esso è affidato il compito di allargare la conoscenza, aprire sguardi che si estendono oltre il proprio cortile di casa, consegnare frammenti di verità sulla storia e sulla cronaca di tutti i giorni che i media non raccontano, cristallizzare dinamiche per una cittadinanza attiva determinante a ripensare (e ricostruire) una convivenza fra popoli senza egoismi.

Un film è sempre un’apertura di un dialogo con chiunque voglia partecipare, è uno strumento per avvicinare, comprendere meglio l’umanità dell’altro“.

Tre le opere che verranno proiettate nella sala della Biblioteca “N. Ramagli” (ore 21.30) due corti della brava regista palestinese con cittadinanza libanese Mai Masri: “Bambini di Chatila”, in cui viene raccontato l’esilio palestinese attraverso le esperienze personali di un bambino di dieci anni, e “Frontiere dei sogni e delle paure” che descrive la vita e i sogni di due ragazze palestinese attraverso la loro relazione in rete.

L’ultimo lavoro è “Le fil autre”, commovente storia di un incontro tra palestinese e israeliani.