Potenza: “il diritto all’istruzione è per tutti”. Ecco la richiesta di incontro urgente al Prefetto

“Mancano pochi giorni all’inizio dell’anno scolastico, ma nonostante questo vi è assenza di un Accordo di Programma dettagliato per regolare e implementare le ore degli assistenti scolastici all’autonomia e alla comunicazione in favore degli alunni disabili per le scuole dell’infanzia primarie e secondarie”.

Per questo motivo, la Filcom Fismic Basilicata ha richiesto una convocazione urgente al Prefetto di Potenza.

Dichiara Donato Rosa, segretario regionale Filcom Fismic Basilicata:

“La scuola dovrebbe essere la prima Istituzione inclusiva, che permetta a tutti i bambini, portatori di handicap e con esigenze educative spaciali, di usufruire degli stessi strumenti e di poter accrescere la propria cultura e il proprio bagaglio personale, in quanto futuri cittadini del mondo.

Il comparto scuola è essenziale che sia all’insegna dell’equità, della solidarietà e dell’integrazione, ma, purtroppo, in Basilicata dopo anni ancora si presentano problemi in tal senso.

Come Fismic Confsal abbiamo richiesto un incontro urgente con il prefetto di Potenza e porteremo il problema all’attenzione del Ministro alla Disabilità, Alessandra Locatelli, in visita alla città lunedì mattina, poiché è inconcepibile come sia ancora presente la grave mancanza di ore dedicate ai lavoratori specializzati nel sostegno all’autonomia e comunicazione dei bambini portatori di handicap.

Questa carenza di ore per il personale di sostegno, dovuta anche dall’assenza di un Accordo di programma triennale che ne regola l’attività, va non solo a ledere i diritti dei lavoratori addetti, ma specialmente il diritto all’istruzione dei bambini affetti da disturbo psico-fisico.

Il piano straordinario di emergenza ora in uso, garantisce la copertura  per un massimo di 60-70% della domanda di assistenza ai ragazzi diversamente abili e di conseguenza non permette ai lavoratori addetti la piena occupazione, per giunta in periodo dove i bambini con la legge 104 sono in aumento.

Il diritto allo studio è uno dei primi diritti sanciti dalla Costituzione e questo vale per tutti i bambini, nessuna eccezione.

Negare l’adeguata formazione ai bambini diversamente abili è inammissibile e provoca un gorgo di problemi, che inghiotte le famiglie, i lavoratori e i cittadini tutti.

Non possiamo stare fermi a guardare e per questo come Filcom Fismic cercheremo in tutti i modi di presentare proposte per ovviare il problema e per tutelare in primis i bambini”.