Potenza: delicatissima operazione per questo paziente che a pochi giorni dall’intervento torna a sorridere e ringrazia tutti! Ecco le sue parole

In un momento storico nel quale troppo spesso si sente parlare di malasanità, giunge da Potenza una buona notizia che racconta ciò che la sanità lucana ha da offrire e questo grazie all’elevato livello di competenze professionali di cui disponiamo.

Con sempre più frequenza ogni famiglia si trova a dover fronteggiare una diagnosi di tumore nel corso del proprio ciclo di vita.

Una diagnosi spaventosa, che impone radicali mutamenti delle proprie abitudini ed inevitabilmente condiziona l’idea del proprio futuro.

Se la “terapia familiare” è senza dubbio un importante nastro di partenza, la terapia medica (e consequenzialmente chirurgica) risulta ovviamente fondamentale.

Affidarsi a validi professionisti non è dunque un’utopia e nemmeno un sogno irrealizzabile ma sano realismo che quotidianamente possiamo toccare con mano e soprattutto senza la necessità di ricorrere obbligatoriamente alla ormai nota “migrazione sanitaria”.

Questa che oggi raccontiamo è la storia di Michele, paziente 65enne di Potenza, sottoposto ad un delicato intervento di epatectomia parziale (eseguito con successo) lo scorso 27 maggio presso l’Ospedale San Carlo a seguito di un tumore al fegato.

Una macchina organizzativa che ha funzionato perfettamente grazie alla collaborazione intercorsa tra il Dott. Nello Buccianti, Primario del reparto di Medicina Interna, il Dott. Francesco Gilio, Dirigente Medico del reparto di Chirurgia Generale e D’Urgenza e il Professor Luigi Giovanni Lupo, già direttore dell’unità operativa di Chirurgia Epatobiliare e Trapianto di fegato del Policlinico di Bari in regime di convenzione al San Carlo.

Per il Prof. Lupo, che ha al suo attivo oltre 500 Resezioni epatiche, più di 1500 procedure per tumore del fegato e 400 trapianti dello stesso, si tratta del primo intervento eseguito presso il nostro nosocomio.

Un’eccellenza nel campo che rappresenta un esempio virtuoso nella cura di queste patologie ad alta complessità e che adesso, a seguito dell’intervento eseguito sul paziente 65enne, apre a tutti la possibilità di ottenere prestazioni ottimali nella propria regione risparmiando, ai malati, inutili viaggi della salute che comportano anche diversi costi.

“Questo intervento di chirurgia epatica è stato realizzato mettendo insieme le competenze”.

E’ quanto ha dichiarato il Prof. Lupo, specificando:

“Ringrazio coloro che hanno avuto fiducia in me, dall’Amministrazione al paziente stesso.

I buoni risultati si ottengono con la stretta collaborazione di più competenze.

Un ottimo traguardo nella realtà di Potenza”.

In ripresa ma soddisfatto il paziente Michele che, sempre alla nostra Redazione, ha dichiarato:

“Non posso che ringraziare la Direzione, l’equipe presente in sala di intervento, tutto il personale sanitario, nonché i professionisti che mi hanno seguito e tutt’oggi continuano ad accompagnare il mio percorso.

Parto con il Dott. Buccianti il quale, dopo una breve degenza nel suo reparto, mi ha affidato alla professionalità del Prof. Lupo;

Il Dott. Lupo stesso che ha da subito preso in carico il mio caso e che, dal principio, si è mostrato non solo un valido esempio di eccellenza nel campo ma anche una persona di grande umanità;

Il Dott. Gilio che mi ha guidato con grande pazienza anche durante il mio ricovero nel reparto di Chirurgia Generale.

Ringrazio inoltre anche il Dott. Giovanni Pascale e l’Anestesista Vincenzo Di Vita per la professionalità messa a mia disposizione durante l’intervento.

Sono grato per la pazienza e l’assistenza ricevuta ma soprattutto, nonostante il momento difficile, sono orgoglioso di aver ricevuto questo tipo di attenzione nella mia città”.

Un successo raggiunto da uno staff che conferma il livello di professionalità e competenza che contraddistingue gli operatori della nostra sanità.

Complimenti a tutta l’equipe.

Dalla nostra Redazione giungano al paziente gli auguri di una pronta guarigione.

Questa una foto dello staff in sala operatoria.