“Una società realmente inclusiva è anche a misura di viaggiatore, a maggior ragione in caso di disabilità”, lo scrive in una nota Pierluigi Smaldone, candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative a Potenza con la coalizione ‘Potenza Ritorna’.
Prosegue Smaldone:
“La stazione centrale di Potenza, ahinoi, è l’esempio palese di come non dovrebbe essere uno scalo ferroviario.
Barriere architettoniche su barriere architettoniche, in un saliscendi di scale e scalini, separano lo snodo potentino dalla civiltà.
Nel mese di marzo dello scorso anno Rfi annunciava una serie di utili ed importanti interventi tra i quali il potenziamento dell’accessibilità, non solo Potenza Centrale, ma anche Potenza Superiore.
Dalla lettura attenta del documento si evince limitatamente a Potenza Centrale anche un termine quasi perentorio: ‘è in corso l’aggiudicazione della gara per i lavori, la consegna è prevista per l’inizio del secondo trimestre del 2023, con il termine dei lavori entro la fine del primo semestre del 2025’.
Nel marzo del 2023, inoltre l’Ufficio regionale preposto ha partecipato al tavolo attenzionando l’area dei terminal dei bus limitatamente ai pannelli informativi e sulla quale da tempo Potenza Ritorna sostiene la necessità di estendere gli adiacenti stalli per la breve e media sosta dei veicoli di pendolari fruitori di bus e treni e/o accompagnatori.
Mi auguro che in occasione della prossima visita istituzionale il vicepremier Matteo Salvini possa trovare il tempo per toccare con mano lo stato della nostra stazione e non solo, tenuto conto del fatto che il suo rappresentante sul territorio, il sindaco Guarente, non ha saputo dare una attuazione reale e tempestiva del P.E.B.A ovvero il Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche: non c’è bisogno di disabilità alcuna per comprendere che nel capoluogo lucano un semplice passeggino rappresenta mezzo e strumento per una vera e propria corsa ad ostacoli“.