Potenza, chiusura di questo complesso sportivo federale: “disservizio alla città”. Questa la richiesta

Riceviamo e pubblichiamo  la nota del presidente del “Nuovo Circolo Tennis Potenza”, Rocco Velluzzi, sull’arbitraria chiusura del complesso sportivo federale di Via Racioppi a Potenza:

“Come ben sapete la carenza di impiantistica sportiva nella città capoluogo di regione è un fatto acclarato.

Il giorno 10 settembre 2024 il neo presidente della FITP di Basilicata ha chiuso il plesso sportivo dedicato alla disciplina del tennis ubicato in Potenza alla Via Racioppi e di Proprietà del Comune di Potenza.

Atto arbitrario e illegittimo che ha creato un disservizio alla città ed ai fruitori dell’impianto.

Con l’apposizione di un cartello e di un catenaccio all’ingresso della struttura, il neo presidente si è asseverato responsabilità che non gli competono, in primo luogo perché le ordinanze di chiusure per deficit strutturali e carenze igienico sanitarie non spettano alla FITP bensì agli organi competenti (Sindaco città di Potenza, ASP, Vigili del Fuoco, etc..) giusto D. Lgs. 81/2008 e s.m.i..

Si evidenzia altresì che nel merito della questione il neo presidente ha invocato carenze di tipo strutturali che non scaturiscono, né da una perizia giurata di un tecnico abilitato, tanto meno da irregolarità rilevate dalla Direzione Tecnica del Comune di Potenza titolare dell’impianto.

D’altronde il D. Lgs. 38/2023, recante le misure di riordino e riforma delle norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi e della normativa in materia di ammodernamento o costruzione di impianti sportivi, ha previsto la presentazione, all’ente locale di riferimento, di un documento di fattibilità delle alternative progettuali, in cui sono individuate ed analizzate le varie possibili soluzioni
progettuali ed in cui si dà conto della valutazione di ciascuna di esse, sotto il profilo qualitativo, anche in termini ambientali, nonché sotto il profilo tecnico ed economico.

Un documento della sostenibilità per un PFTE corredato da un piano economico-finanziario, il quale contenga più soluzioni, affinché venga individuata quella che risponda meglio al rapporto costi-benefici per la collettività, tenendo conto di quali sono le esigenze cui far fronte e le prestazioni da fornire.

Documento realizzato dal sottoscritto oltre 5 mesi fa e trasferito alla Federazione nazionale, al fine di sottoporre le migliorie per la continuazione delle attività.

Inoltre, nelle cause che hanno determinato la chiusura dell’impianto si riscontrano, sempre per opinione del neo presidente, carenze igienico sanitarie.

Determinazioni riscontrate da chi? È stata effettuata da parte del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica delle ASP della Città di Potenza una visita ispettiva e un verbale che attesti la insalubrità dei luoghi?

È stata effettuata da parte del Sindaco di Potenza istruttoria per la formulazione del parere tecnico-sanitario ai fini del rilascio dell’Autorizzazione sanitaria a firma per l’esercizio di attività lavorative insalubri (art. 216 e 217 del T.U.LL.SS.) e per l’apertura di strutture recettive (art. 231 T.U.LL.SS.)?

Con quali criteri tecnici e come è stata determinata la chiusura dell’impianto di Via Racioppi?

Non è dato sapere.

È presente all’interno del plesso un Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), firmato e siglato da un tecnico abilitato e dal medico competente, al fine di valutare se le irregolarità rilavate dal neo presidente sono reali?

E se sono presenti tali anomalie, tutte da verificare da organi realmente competenti, da quale documento
ufficiale sono riscontrabili.

E in più rammento che il neo presidente è stato vice presidente della FITP Basilicata nello scorso quadriennio e che nessuna eccezione in materia di sicurezza è stata evidenziata in precedenza.

Pertanto chiedo, nelle funzioni di componente della commissione nazionale impianti FITP e come presidente dell’ASD Nuovo circolo tennis Potenza, alle personalità in indirizzo di esprimere parere immediato poiché la chiusura arbitraria del complesso sportivo di Via Racioppi è una chiara interruzione di pubblico servizio”.