Sabato pomeriggio, dalle ore 16.30, presso l’IC Luigi La Vista, plesso Scuola Primaria Francioso, inaugureremo il primo spazio SNOEZELEN della Regione Basilicata.
Un approccio metodologico innovativo, riutilizzabile anche dai terapisti, centri di riabilitazione, centri di residenza per anziani, ospedali.
Fanno sapere gli organizzatori:
“Siamo orgogliosi del traguardo raggiunto con le docenti, con le responsabili di plesso del Scuola Primaria Francioso e lo staff dirigenziale che hanno creduto in nuove frontiere.
Lo spazio sarà presente successivamente anche nel plesso primaria di San Giovanni Bosco.
Vi aspettiamo numerosi per confrontarci sulla conoscenza del metodo SNOEZELEN, presso la nostra aula magna.
Per chi ne volesse sapere, Snoezelen è un neologismo derivante dalla contrazione tra due vocaboli olandesi: “snuffelen” (annusare, curiosare) e “doezelen” (sonnecchiare); si potrebbe dunque tradurre con “rilassarsi utilizzando i sensi”.
Lo Snoezelen trova le sue radici negli anni ’70 in Olanda grazie a due psicologici Jan Hulsegge e Ad Verheulen, che per primi realizzarono una stanza multisensoriale cercando un nuovo canale comunicativo ed espressivo.
L’approccio-snoezelen, infatti, si basa sulla possibilità di creare un ambiente volto alla stimolazione dei sensi, che offra un’atmosfera confortevole fatta di situazioni piacevoli, suoni rilassanti, aromi, esperienze tattili, massaggi e vibrazioni, sensazioni vibrosoniche e movimenti delicati, attraverso molteplici stimolazioni sensoriali adatte a tutte le età.
Questi spazi sono progettati e allestiti per creare una sensazione di intimità e sicurezza in cui l’individuo può rilassarsi, esplorare e godersi l’ambiente circostante.
Sebbene l’approccio-snoezelen non sia attualmente considerato una terapia, può avere effetti terapeutici: ogni individuo risponde in modo diverso quando i suoi sensi della vista, dell’olfatto, del suono e del tatto vengono messi alla prova.
Per esempio, un bambino che soffre di apatia può diventare più disposto a esplorare l’ambiente circostante, mentre un bambino iperattivo può essere calmato dall’atmosfera della stanza.
Se usato in modo appropriato, un ambiente sensoriale può aiutare a sviluppare la comunicazione, la concentrazione e le abilità sociali, oltre ad altri potenziali benefici.
Mentre l’ambiente esterno fornisce un luogo sensoriale naturale, un MSE (Multisensory Enviroment) creato artificialmente offre una stimolazione sensoriale più mirata per le persone che, a causa delle loro disabilità, non sono spontaneamente in grado di cercare tali stimoli da soli.
Le nostre aule SNOEZELEN avranno l’obiettivo di favorire anche le relazioni nei gruppi classe, attraverso un ambiente confortevole e rilassante.
Vi aspettiamo al nostro open day per tante altre novità”.
Di seguito la locandina e la foto con il fondatore del metodo, il dottore Ad Verheulen, conosciuto a Padova in occasione del convegno di Mondo Snoezelen.