Il presidente Vito Bardi, in qualità di commissario per l’emergenza idrica, è costantemente impegnato nel seguire i lavori di realizzazione del sistema che consentirà di prelevare acqua dal Basento, in un punto all’altezza di Castelmezzano e Albano di Lucania, per confluire nel cosiddetto “Camastrino”, la vasca creata da Acquedotto lucano nell’invaso Camastra attraverso uno sbarramento delle acque di scolo.
Bardi ha chiesto espressamente che i lavori proseguano senza sosta: le quattro imprese impegnate, ciascuna con due squadre di operai, proseguiranno nelle operazioni anche oggi e domani.
In queste ore, in particolare, si stanno predisponendo le basi per posizionare le motopompe di sollevamento dell’acqua.
La soluzione tecnica relativa al Basento prevede di modellare il fondo dell’alveo nella sezione interessata in maniera tale da realizzare un bacino di accumulo.
Successivamente saranno posizionate delle strutture prefabbricate in grado di captare le portate necessarie (circa 400 litri al secondo) e convogliarle verso un impianto di sollevamento.
Considerata la temporaneità dell’intervento, i tubi non saranno interrati, come avviene normalmente per le condotte idriche, ma semplicemente posati sul terreno.
Spiega il commissario:
“Il fiume Basento è l’unica risorsa disponibile, a distanza ragionevolmente prossima alla diga, in grado di garantire la portata necessaria per sostituire integralmente l’invaso, in caso di un suo completo esaurimento.
Stiamo valutando anche soluzioni alternative di approvvigionamento con flussi idrici provenienti dalla Val d’Agri senza incidere sulla distribuzione di acqua all’interno della comunità locale”.
Sulla qualità dell’acqua Bardi ha chiesto il massimo rigore nei campionamenti – che saranno effettuati in sinergia tra Acquedotto lucano, Arpab e Asp, prevedendo prelievi in più aree e all’ingresso e all’uscita dal depuratore di Masseria Romaniello (Potenza) – e ha sollecitato una vigilanza costante del tratto di fiume attraversato dalle condotte per evitare scarichi abusivi, contaminazioni e manomissioni.
Dice Bardi:
“Stiamo vivendo un’emergenza senza precedenti che va affrontata con lucidità, impegno e pragmatismo.
I cambiamenti climatici ci impongono di studiare strategie di contrasto agli effetti prodotti da eventi estremi come una lunga siccità o i nubifragi.
Accanto a soluzioni finalizzare a mitigare disagi e difficoltà opereremo per mettere in sicurezza il territorio e, per quanto di nostra competenza, agiremo nell’ottica di migliorare la rete idrica in modo da evitare che possa ripetersi in futuro la crisi che stiamo attraversando”.
Il commissario Bardi, che continua ad essere in stretto contatto h24 con tutti i soggetti in campo, ha convocato l’unità di crisi per martedì prossimo, alle 16, invitando anche rappresentanti del mondo della scuola e della sanità, due settori particolarmente esposti alle problematiche di questi giorni.
Sarà l’occasione per fare una nuova valutazione sulle restrizioni idriche che, lo ricordiamo, al momento prevedono lo stop all’erogazione dalle 18.30 alle 6.30 del mattino successivo ad eccezione del sabato (dalle 23 alle 6.30).