PARCHEGGI A PAGAMENTO AL SAN CARLO DI POTENZA: “UN LUOGO DI SOFFERENZA NON È PARAGONABILE AD UN CENTRO COMMERCIALE”

Rete Sociale Attiva di Basilicata, in persona della responsabile avv. Luisa Rubino, è intervenuta (con una nota) sulla questione parcheggi dell’Ospedale San Carlo di Potenza:

“E’ inaccettabile che i posteggi della struttura sanitaria siano a pagamento e né siano state realizzate, in contemporanea, equivalenti aree di parcheggio libero nelle immediate vicinanze.

Un luogo di sofferenza non può essere equiparato ad un centro commerciale, ad un supermercato o ad una qualsivoglia struttura di svago o di diversi adempimenti. Recarsi in ospedale non è mai un piacere, ma causa di improrogabili necessità sia per gli utenti, sia per i familiari e sia per coloro che si recano a far visita ai malati.

Le strutture sanitarie offrono servizi basilari ma anche servizi di sostegno al paziente e alla famiglia nei quali, in senso lato, dovrebbe rientrare anche la previsione dei parcheggi liberi (nel pieno adempimento della tutela dell’integrità fisica e psichica della persona), come prima forma di aiuto e di solidarietà morale verso tali categorie di utenti, già provate da problemi di salute e per le quali anche piccoli esborsi risultano gravosi.

Mettiamoci nei panni di coloro che a causa del loro stato di salute già sono costretti a pagare ticket sanitari sempre più cari nei contesti drammatici della crisi, nonché gravi spese farmaceutiche.

Mettiamoci nei panni dei pazienti che devono sottoporsi ad accertamenti medici e non possono prevederne la durata e devono, poi, preoccuparsi anche del costo orario del parcheggio che scatta inesorabile e non frazionato: basta un solo minuto per conteggiare anche l’ora successiva!

O, ancora, mettiamoci nei panni di chi ha un familiare ricoverato e, oltre all’ansia, alla legittima preoccupazione ed al tempo sottratto alle altre necessità quotidiane, deve sopportare anche un ulteriore balzello

Analogamente, chi veglia su un caro estinto vede tassato così il tempo del dolore attraverso la mercificazione di un servizio.

Tutto ciò in una città in cui il trasporto pubblico, notoriamente, presenta molte criticità e non permette ai cittadini di poter utilizzare validamente i mezzi in alternativa all’uso privato dell’automobile che, spesso, risulta indispensabile quando si tratta di accompagnare persone anziane o con problemi di mobilità.

Accettare il business del parcheggio a pagamento presso l’ospedale equivale, in definitiva, ad aggiungere un’ulteriore ed ingiustificata tassa occulta sulla salute, il cui senso aggiuntivo risulta inopportuno non solo da un punto di vista dei costi, ma anche in relazione ad un mancato senso etico di accoglienza per i lucani e per i cittadini delle altre regioni, che vedono nel nosocomio potentino un importante punto di riferimento.

Per di più, ad avvalorare la previsione di non pagamento, si consideri che la struttura ospedaliera ha una ubicazione tale che gli stalli non sono suscettibili di essere utilizzati anche da coloro che devono recarsi altrove.

Rete Sociale Attiva persegue la tutela dei diritti e degli interessi delle persone fisiche, delle famiglie e dei malati, quali consumatori ed utenti di beni e servizi resi da strutture pubbliche o private, attraverso tutte le azioni che garantiscano e tutelino una migliore qualità della vita.

In relazione a detti scopi statutari, l’associazione, in persona della responsabile avv. Luisa Rubino, ha inoltrato una nota al Presidente della Ragione Basilicata, dott. Marcello Pittella, al direttore generale dell’Ospedale San Carlo, dott. Rocco Maglietta ed al Sindaco del Comune di Potenza, Ing. Dario De Luca per invitarli a valutare valide soluzioni inerenti la gratuità dei parcheggi presso l’ospedale San Carlo di Potenza”.