Sabato 9 Marzo, presso la Fondazione Potenza Futura (ore 11:30), avrà luogo l’incontro di presentazione del progetto IN_OUT – Libertà aumentata, rassegna di teatro-danza dedicata ai detenuti e all’uso delle nuove tecnologie, a cura di Compagnia Teatrale Petra, che fonde due progettualità: IN&OUT, finanziato dal Bando TOCC – Transizione Digitale Organismi Culturali e Creativi dei Ministeri della Cultura e dello Sviluppo Economico e Teatro oltre i Limiti, finanziato da 8×1000 dell’Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi.
L’iniziativa è realizzata con la collaborazione della Casa Circondariale di Potenza, in sinergia con il Provveditorato di Puglia e Basilicata, all’interno del Carcere di Potenza dove da oltre dieci anni la Compagnia Teatrale Petra porta il proprio linguaggio artistico per superare il “limite” della condizione detentiva favorendo una nuova visione: da luogo di vergogna a luogo di cultura.
Il progetto IN_OUT nasce proprio da tali riflessioni e risponde alla volontà della compagnia di allargare l’esperienza pluriennale nella Casa Circondariale di Potenza agli istituti di pena di Puglia e Basilicata, sperimentando l’utilizzo dei media, la realtà aumentata e i virtual tour per lo sviluppo di progetti culturali, di educazione e formazione: un’occasione di cambiamento, un modo nuovo di relazionarsi per i detenuti-attori in un luogo capace di includere, promuovere e valorizzare le differenze.
Il titolo della rassegna racchiude una doppia valenza progettuale che si muove fra In e Out, ossia dentro e fuori le mura degli istituti penitenziari, un confine reale e tangibile che si amplifica ulteriormente se accostato alla trasformazione digitale degli ultimi anni.
In Carcere il rapporto spazio-tempo appare completamente rovesciato rispetto alla società esterna: gli spazi limitati sono caratterizzati dalla ripetitività dell’esperienza e il corpo del recluso e le sue facoltà relazionali si trovano compresse all’interno di un luogo che ritualizza comportamenti e possibilità di scelta; risulta dunque molto difficile per i detenuti conoscere il progressivo avanzamento del reale e lo sviluppo delle nuove tecnologie che lo caratterizzano.
L’obiettivo del progetto è quello di INtrodurre il tema della transizione digitale all’interno delle realtà carcerarie – avulse da sperimentazione e apprendimento tecnologico – attraverso l’elaborazione di input creativi e momenti di confronto sulla repentinità del cambiamento.
Il ricorso alla realtà aumentata, risorsa preziosa che accorcia le distanze e rende fruibili nuovi mondi, appare dunque decisivo e funzionale: dopo un percorso di formazione dedicato all’utilizzo di visori vr, i detenuti potranno accedere a diversi contenuti multimediali, spettacoli teatrali, musicali, video-danza, visite di musei, siti archeologici e molto altro, in una rassegna che partirà dalla Casa Circondariale di Potenza e si sposterà negli istituti di Matera, Melfi, Bari, Lecce, Brindisi e Trani.
Previsti un laboratorio di teatro-danza a cura della Compagnia Teatrale Petra, un corso per operatori di teatro sociale e un workshop intensivo Artisti in transito, rivolto a detenuti e studenti/studentesse delle scuole secondarie di secondo grado.
Le competenze acquisite durante i numerosi momenti di formazione saranno fondamentali per la realizzazione di un progetto finale, diretto dal regista Matteo Maffesanti.
I detenuti produrranno un contenuto digitale fruibile attraverso visori vr, un’opera originale realizzata all’interno del Carcere da offrire al contesto culturale.
Dall’IN iniziale si procede verso un OUT: il risultato finale esce fuori, oltrepassa i confini e diviene OUTput inedito dell’intero processo sperimentale.
A moderare l’incontro del 9 Marzo sarà Ornella Rosato di Theatron 2.0 e interverranno Antonella Iallorenzi, direttrice artistica della Compagnia Teatrale Petra, il Direttore della Casa Circondariale di Potenza Paolo Pastena, Giuseppe Palo Funzionario di Staff del Provveditore, Simone Arcagni Professore di nuovi media e nuove tecnologie dell’Università di Palermo e Rossella Menna, giornalista