Ieri mattina, in seguito alle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Potenza e delegate ai Carabinieri del N.O.R. di Potenza, è stata data esecuzione all’ordinanza del G.I.P. di Potenza che ha disposto la misura degli arresti domiciliari nei confronti di diversi soggetti residenti tra le provincie di Potenza, di Bologna e di Vicenza.
I soggetti interessati dai provvedimenti sono:
- ROMANATO Gaetano nato a nato a Salerno il 25.09.1994;
- ROSA Massimiliano nato a Potenza il 22.09.1984;
- CORBO Vito nato a Potenza il 10.07.1983;
- LETTIERI Fabio nato a Potenza il 15.11.1978;
- SPERA Sergio nato a Potenza il 24.07.1967;
- CALABRESE Giuseppe nato a Potenza il 01.05.1979.
A ciascuno degli arrestati sono contestati diversi episodi di spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, eroina e metadone, commessi tra il 2016 e il 2017 a:
- Potenza;
- Avigliano;
- Picerno;
- Ruoti.
Le indagini condotte mediante attività tecniche, servizi di osservazione e l’assunzione di sommarie informazioni dagli assuntori, hanno consentito di accertare che ROMANATO Gaetano, residente a Salerno, ora domiciliato in Veneto, forniva droga ai soggetti potentini, ROSA Massimiliano, CORBO Vito, LETTIERI Fabio, SPERA Sergio, CALABRESE Giuseppe, nel corso di incontri fissati a Salerno o Eboli, Contursi, Battipaglia, Pontecagnano e Campagna (SA).
Gli spacciatori lucani, a loro volta, vendevano le dosi a giovani di Potenza e di altri Comuni a ridosso del Capoluogo (Ruoti, Avigliano, Picerno, Tito), per un prezzo che oscillava tra i 20 e i 50 euro a dose.
II nome dell’operazione, “Restaurant”, deriva dalle espressioni criptiche utilizzate dagli odierni arrestati per indicare lo stupefacente o gli incontri da effettuare: la cocaina diventava “pesce” o “bionda/ragazza” e l’eroina “carne” o “mora/bruna”; “ci dobbiamo prendere il caffè dopo mangiato” per fissare un appuntamento finalizzato allo smercio della sostanza.