“CHI NASCE POVERO, MUORE POVERO”: IL PESO DELLA POVERTÀ EDUCATIVA GRAVA ANCHE SUI MINORI LUCANI

“Chi nasce povero, muore povero”: questo vecchio detto non sbaglia, e trova conferma nel nuovo rapporto sulla povertà educativa in Italia di Save the Children, presentato in occasione del rilancio della campagna per il contrasto alla povertà educativa.

Maglia nera per il Sud dove, secondo questo studio, le maggiori privazioni educative per i minori si registrano al Sud.

Che cos’è la povertà educativa?

Save the Children ha spiegato:

“In Italia il numero di bambini ed adolescenti costretti a vivere in condizioni di povertà assoluta, ovvero impossibilitati ad accedere a un paniere minimo di beni, è in aumento.

La povertà dunque non è data solo dalla condizione economica, ma è alimentata da una serie di circostanze sociali.

Vivere in una famiglia povera e in contesti privi di opportunità di sviluppo, per molti bambini significa infatti portare fin dai primi anni il peso di una grave discriminazione rispetto ai coetanei, con conseguenze che nel tempo possono diventare irreparabili, precludendo a bambini e adolescenti, la possibilità di migliorare la loro condizione di partenza.

Come in un circolo vizioso, la povertà educativa alimenta così quella economica e viceversa”.

Dal dossier emerge che negli ultimi 10 anni è triplicata la percentuale di minori in povertà assoluta e raddoppiata quella di minori in povertà relativa (parametro che esprime le difficoltà economiche nella fruizione di beni e servizi).

La metà degli alunni è senza mensa a scuola, solo 1 bambino su 10 può andare all’asilo nido e il tempo pieno è assente in 7 scuole primarie su 10.

Più di 1 ragazzo su 10 abbandona gli studi prima del tempo, 1 su 5 non raggiunge le competenze minime in matematica e in lettura e 3 su 5 non partecipano ad attività culturali e ricreative.

Dunque secondo questo rapporto nonostante alcuni miglioramenti negli ultimi anni, l’Italia stenta a far decollare il futuro dei suoi ragazzi e risulta ancora lontana dal resto dell’Europa.

Secondo il dossier di Save the Children anche i minori lucani non sono esclusi da questo fenomeno, voi cosa ne pensate?