La legge di bilancio 2025 prevede il rifinanziamento, oltre a un prolungamento fino al 2027, per il Fondo di garanzia mutui per la prima casa, che introduce alcune agevolazioni per famiglie e giovani.
Consap, la società in house del ministero dell’Economia e delle Finanze che gestisce le risorse, ha calcolato che la dotazione prevista dalla Manovra è di 130 milioni per il prossimo anno e di 270 per ciascuno dei due anni successivi, per 670 milioni totali.
Si tratta di una boccata d’ossigeno, come fa sapere sktg24, per un fondo che nei primi nove mesi dell’anno, a fronte del progressivo calo dei tassi d’interesse, ha visto crescere il numero delle domande ammesse di oltre il 15% rispetto allo stesso periodo del 2023.
“Siamo molto soddisfatti di questo risultato, rispetto al quale non ero così ottimista”, commenta l’amministratore delegato di Consap, Vincenzo Sanasi d’Arpe, sottolineando che il fondo è stato “ampiamente rifinanziato” e che “per la prima volta avrà una durata di tre anni” e non semestrale o annuale come in passato, garantendo così maggiore continuità alle agevolazioni.
La garanzia pubblica prevista dal Fondo è del 50% per tutti i cittadini (per un ammontare massimo del finanziamento di 250mila euro).
Cresce però fino all’80% per coloro che rientrano nelle categorie prioritarie, come ad esempio giovani coppie, famiglie monogenitoriali e under 36.
Da gennaio 2024 sono state introdotte agevolazioni anche per le famiglie numerose, che hanno la possibilità di accedere a ulteriori garanzie crescenti fino al 90% in base al numero dei figli e all’Isee. “Un provvedimento adottato su input di Palazzo Chigi – spiega Sanasi d’Arpe – con l’obiettivo di contrastare la denatalità del Paese”.
In totale dal 2013, anno di istituzione del Fondo, al 30 settembre scorso alla Consap sono pervenute oltre 582mila domande di accesso, delle quali 537mila ammesse alla garanzia – per un totale di oltre 62 miliardi di euro – e 441mila mutui erogati. Nei primi nove mesi del 2024 le domande ammesse alla garanzia sono state oltre 61mila, rispetto alle 53mila circa del 2023 (+15,2%, come accennato all’inizio)
Circa il 70% dei mutui prima casa erogati, inoltre, viene garantito ad under 36.
Numeri che secondo Consap testimoniano il supporto del fondo “non solo a soggetti bisognosi in un momento fondamentale come quello dell’acquisto della prima casa, ma anche all’intero sistema economico italiano, con riferimento particolare al mercato dei mutui”. Mercato che, conclude l’ad, “Consap sostiene per il 30%”. Confrontando il numero di mutui totali stipulati (dati Istat) con quelli garantiti dal Fondo, emerge infatti che nella seconda metà del 2022 questi ultimi hanno sfiorato il 30%.
Intanto, nei giorni scorsi la Bce ha abbassato i tassi di 25 punti base:
“Si tratta di un altro segnale molto positivo per il mercato. Ci aspettiamo ulteriori tagli anche nei prossimi mesi. L’inflazione nell’area Euro è vicina all’obiettivo del 2%”, afferma Nicoletta Papucci, portavoce di MutuiOnline.it. Questa decisione, prosegue, “si rifletterà sui tassi Euribor, indice sul quale vengono calcolati quelli dei mutui variabili.
Chi ha scelto questo tipo di finanziamento vedrà quindi abbassarsi il tasso di interesse, con la rata mensile in calo di 20 euro su un mutuo da 150.000 euro a 20 anni.
La convenienza del tasso fisso – sottolinea – porta la quasi totalità dei consumatori verso questa direzione, che rappresenta un porto sicuro. Se un domani il tasso variabile dovesse tornare più conveniente del fisso, verrà in aiuto dei mutuatari la surroga, a costo zero per i richiedenti.
In generale l’abbassamento dei tassi sta rendendo l’accesso al credito più conveniente per i consumatori e il mercato si conferma in chiara ripresa. Anche le banche dimostrano una rinnovata fiducia, concedendo importi maggiori e mutui dalla durata più estesa”.
Nel primo semestre 2024 è diminuito il numero complessivo delle compravendite residenziali, scese a circa 340.000 (-3% rispetto al primo semestre 2023), ma con un aumento degli acquisti prima casa del 10%, pari a circa l’80% delle operazioni intermediate. È quanto emerge dai dati sull’andamento del mercato immobiliare italiano diffusi in occasione dalla convenzione tra Itas Mutua e Fiaip a Trento. Nella maggior parte dei casi, il 65%, si tratta di acquisti di chi vende una casa più piccola per acquistarne una più grande o viceversa.
Fiaip ha registrato un chiaro aumento degli acquisti con mutuo (con importo finanziato medio compreso tra il 75% e l’85% del prezzo) saliti a circa i due terzi delle operazioni di compravendita. In rialzo anche i prezzi delle abitazioni +2,5% (sempre semestre su semestre) soprattutto nelle città metropolitane a forte vocazione turistica, universitaria e lavorativa, dove si conferma sempre più la strategica rilevanza dell’investimento immobiliare in Italia.
In aumento anche le compravendite di immobili nuovi o ristrutturati (+5%). Il trilocale usato è la tipologia maggiormente richiesta (per il 70% degli agenti immobiliari professionali coinvolti) e si registra un ritorno all’acquisto nelle zone semicentrali e centrali (per il 75% degli intervistati).