Emergenza idrica nel Potentino, commissione d’inchiesta per appurare cause e responsabilità: questi gli ultimi aggiornamenti sulla richiesta

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“Dopo aver serrato i rubinetti ai lucani, Bardi e la sua maggioranza sbarrano anche l’accesso alla verità per i cittadini.

Il dibattito surreale che si è svolto ieri in Consiglio regionale, con il voto contrario del centrodestra all’istituzione di una commissione d’inchiesta per appurare cause e responsabilità della crisi idrica, rappresenta la fuga di fronte alle legittime richieste di trasparenza da parte di una popolazione che vive giorni di disagi e preoccupazioni per la propria salute”.

È quanto dichiarato dai consiglieri regionali d’opposizione Chiorazzo e Vizziello (BCC), Cifarelli, Lacorazza e Marrese (PD), Verri e Araneo (M5S) al termine del dibattito consiliare sulla crisi idrica, durante il quale la proposta di istituire una commissione d’inchiesta, avanzata nei giorni scorsi, è stata respinta dalla maggioranza.

Dichiarano i consiglieri:

Attendiamo ancora risposte chiare e trasparenti dal governo regionale e dalla maggioranza di centrodestra sulla gestione dell’emergenza idrica.

Troppe cose continuano a non funzionare, aggravando i disagi di cittadini e imprese, mentre le rassicurazioni ambientali restano insufficienti.

Non si possono ignorare domande semplici e necessarie per affrontare questa crisi in modo responsabile.

Il comportamento del Presidente e Commissario straordinario Bardi è una fuga dalle responsabilità.

Abbiamo atteso cinque mesi per poter discutere in Consiglio di una crisi che sta mettendo in ginocchio un terzo della popolazione lucana.

Eppure, neanche ieri sono arrivate risposte chiare sulla gestione dell’emergenza idrica, una crisi che rischia di estendersi ad altre aree della regione.

Continueremo la nostra battaglia con determinazione e responsabilità”.