Dalla Provincia di Potenza impegno per garantire il voto ai fuorisede per motivi di studio, lavoro e salute. I dettagli

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Vincenzo Pio Tetta – Comitato Voto Dove Vivo:

La Provincia di Potenza approva all’unanimità mozione a sostengo della proposta di legge del comitato “Voto Dove Vivo” per garantire il voto ai fuorisede per motivi di studio, lavoro e salute.

Mercoledì 17 luglio è stata approvata dal Consiglio Provinciale di Potenza la mozione, presentata dal Consigliere PD Enzo Bufano che impegna la Provincia di Potenza a:

1. sollecitare il Parlamento affinché approvi il Disegno di Legge n 787, contenente la “delega al Governo in materia di esercizio del diritto di voto in un comune situato in una regione diversa da quella del comune di residenza, in caso di impedimenti pe motivi di studio, lavoro, cure mediche o prestazione di assistenza familiare;

2. sollecitare il Governo affinché favorisca e promuova l’approvazione della suddetta proposta;

3. avviare un’azione di sensibilizzazione nei confronti dei Parlamentari locali e della cittadinanza per l’approvazione della proposta di Legge supportata dal Comitato Civico “Voto dove Vivo”.

L’8 e il 9 giugno per la prima volta in Italia è stato consentito il voto fuorisede dopo anni di battaglie che, come comitato, portiamo avanti a livello nazionale dal 2018.

Purtroppo, però, il ddl n. 997 di conversione in legge del c.d. Decreto elezioni, approvato il 29 gennaio 2024, ha previsto semplicemente una sperimentazione per il voto ai soli studenti fuorisede ed esclusivamente in occasione delle elezioni europee 2024, rendendo di fatto la misura circoscritta nel tempo e nel perimetro.

Ad esempio, sono state escluse le persone che lavorano, stimate dal Libro Bianco sull’Astensionismo in 4,5 milioni a fronte dei 5 milioni di fuorisede totali.

Ora però non è il momento di mollare.

Il vigente assetto normativo crea un paradosso per via del quale il diritto di voto in un luogo diverso da quello di residenza è riconosciuto ai cittadini italiani che si trovano in uno stato estero per ragioni di studio, di lavoro o di cura, ma non ai cittadini che, per le stesse ragioni, sono domiciliati in un comune sul territorio nazionale.

Dopo che il Comune di Melfi nel 2021 ha approvato la mozione presentata dalla Consigliera Angela di Lalla, quello di mercoledì è il secondo atto approvato in Basilicata e di questo siamo certamente soddisfatti.

Tuttavia, nel ricordare il triste primato della Basilicata, che i dati dell’osservatorio Talents Venture designano come la regione con più studenti fuorisede dopo la Valle d’Aosta (circa il 77%), auspichiamo che aderiscano alla battaglia tante altre istituzioni ed enti locali lucani.

È ora che vengano pienamente applicati gli articoli 3 e 48 della Costituzione per permettere il voto eguale e libero a tutti i cittadini, eliminando gli ostacoli di ordine sociale ed economico che limitino l’uguaglianza degli stessi.

I fuorisede, che lo siano per motivi di studio, lavoro o cura, non sono cittadini di serie B“.