Crisi idrica, lavori sulle dighe che servono la zona del potentino: queste le ultime notizie

“Si va avanti incessantemente con gli investimenti delle risorse a disposizione per effettuare nuovi interventi necessari a rendere le nostre dighe e le annesse condotte efficienti e rispettose degli standard di legge.

Fare presto e fare bene è il nostro obiettivo”.

Così il vicepresidente e assessore alle Infrastrutture della Regione Basilicata, con delega alle Reti idriche, Pasquale Pepe.

Commenta Pepe:

“Dopo aver ottenuto l’aumento della capacità di invaso della diga del Camastra, ormai giunta a 11,6 milioni di metri cubi, grazie alla collaborazione fattiva con Acque del Sud spa e grazie al Dipartimento Infrastrutture della Regione Basilicata che ha garantito la copertura finanziaria dell’investimento necessario richiesto dall’Ufficio Dighe, e dopo aver ottenuto l’approvazione del primo stralcio del Pniissi (Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza del settore idrico), che consentirà di avviare importanti cantieri sulla diga del Rendina del valore di 113 milioni di euro, ecco una serie di nuovi provvedimenti. Serviranno per la realizzazione di lavori decisivi per adeguare le dighe lucane alle nuove normative di settore, grazie all’interlocuzione con l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino meridionale, attraverso il commissario Vera Corbelli”.

Nel dettaglio, si tratta di una tornata di finanziamenti di oltre 6 milioni di euro (con risorse ministeriali e regionali, queste ultime attinte dal Fondo di sviluppo e coesione), per cui sono state avviate le relative procedure di gara in questo mese che andranno in chiusura nelle prossime settimane, grazie ai quali si effettueranno interventi di manutenzione straordinaria e adeguamento sismico o si realizzeranno opere accessorie per le dighe di Acerenza, del Camastra, di Conza della Campania (che serve anche l’area del lavellese), di Genzano di Lucania, di Monte Cotugno, del Pertusillo e di Saetta.

Spiega l’assessore regionale:

“Inoltre sono in corso di esecuzione i lavori per 7,7 milioni di euro, da ultimare entro la fine del 2025, finalizzati ad aumentare in maniera sostanziosa la capacità di invaso della diga di Monte Cotugno.

Mentre saranno ricollegate le dighe di Acerenza e Genzano con condutture e gallerie, come abbiamo già annunciato, per un investimento complessivo di 20,5 milioni di euro.

Nell’attesa di addivenire a un coordinamento stabile tra i vari soggetti istituzionali che operano in questo ambito, con il presidente Bardi stiamo lavorando da tempo per ottenere nuove risorse da destinare a progetti futuri che saranno rivolti soprattutto all’interconnessione degli invasi e degli schemi idrici”.