“Quello che ci lasciamo alle spalle è stato un anno assai complesso, soprattutto per il perdurare della crisi sanitaria legata al Covid-19, per l’emergenza lavorativa, economica, per la crisi demografica che sta investendo la nostra Basilicata.
Un anno difficile ma che, con l’avvio della campagna vaccinale, ci ha sta avviando verso un cammino che, siamo sicuri, ci porterà presto ad uscire fuori da questo incubo.
Ma serve pazienza, costanza, tenacia.
Quella tenacia caratteristica di noi lucani.
E un maggiore impegno delle istituzioni regionali sui vaccini ma anche sulla programmazione strategica per ripartire”.
È con queste parole che i segretari della Uil Vincenzo Tortorelli e Carmine Vaccaro della Uilp, danno il benvenuto al nuovo anno augurando un futuro di rinascita per i lucani e la Basilicata.
Non senza analizzare lo stato dell’arte in tema sanitario e di prospettive future per la regione:
“Come popolo lucano siamo poco avvezzi alle chiacchiere e più interessati a portare a casa il risultato- continuano i segretari – e l’obiettivo in questo momento è tutelare la nostra economia, la nostra terra dallo spopolamento, e in primis metterci in salvo da questo virus attraverso un potenziamento del tracciamento e della vaccinazione.
Seimila dosi al giorno sono senza dubbio un risultato importante, possibili grazie al grande impegno di tutti i sanitari, al lavoro in questa guerra e dei tanti volontari della Protezione civile e delle varie associazioni impegnate in questa emergenza.
Chiediamo di fornire loro un sostegno, attraverso l’ausilio dell’opera delle farmacie, presidi importanti sui territori, già all’opera nell’attività di screening con i test antigenici rapidi.
Da mesi nelle altre regioni anche nelle farmacie abilitate è possibile farsi somministrare il vaccino anti-Covid. Una spinta in più per la campagna vaccinale.
Qui in Basilicata ancora no.
Nei giorni scorsi abbiamo appreso della richiesta di un farmacista lucano inviata direttamente al commissario per l’emergenza Figliuolo, segno che da parte loro, c’è tutta la volontà a dare una mano.
Perché la Regione non ha ancora aperto a questa possibilità? Cosa trattiene Bardi e l’assessore Leone dal dare l’ok a questa importante attività?
Che almeno diano risposte tanto ai farmacisti che in questi mesi si sono già resi disponibili, anche attraverso l’abilitazione conseguita per la somministrazione di vaccini, quanto a noi comuni cittadini”.
Poi Tortorelli e Vaccaro affrontano il tema della programmazione strategica, importante tassello per la ripartenza:
“Dobbiamo guardare al futuro ma anche al presente, alla quotidianità.
Seminare perché le giovani generazioni non siano sempre più costrette a lasciare questa terra come invece sta accadendo.
Programmare perché gli anziani di oggi e anche quelli di domani non siano destinati ad una vecchiaia senza dignità, in solitudine e depressione.
Perché a loro e alle persone non autosufficienti sia garantita una vita serena attraverso il co-housing, piena d’amore. E ai giovani futuro e lavoro. Per fare questo ci vogliono visioni concrete e investimenti.
Ma soprattutto condivisione in particolare sull’approvazione del Piano strategico.
I sindacati, le associazioni datoriali, le rappresentanze della società civile devono essere chiamati in causa non per assentire a quanto già contenuto (senza contare le lacune) in quel documento.
Bardi e la sua giunta avrebbero potuto interpellare la società nella fase di redazione.
Ci sono voluti due anni per imporre ai lucani la loro visione?
Si può ancora rimediare prima che il testo venga portato in Consiglio.
Prima che il futuro di questa regione venga messo nero su bianco su quei fogli.
Non dimentichiamoci infine cosa può rappresentare l’aiuto che l’Europa ci offre con il Next Generation Ue, le risorse del Pnrr.
La Basilicata deve rinascere non solo dal Covid ma da uno stato comatoso di lotta alla sopravvivenza, reso possibile attraverso l’iniezione di risorse esogene.
Ora o mai più.
Dobbiamo investire sul domani, dando a questa terra una prospettiva diversa di sviluppo che non sia solo petrolio perché l’oro nero presto finirà.
E ci troveremo a fare i conti con una totale assenza di futuro.
E invece il futuro sono i lucani, i giovani, gli anziani, le persone più fragili, le meraviglie di questa terra. Non sprechiamo questa occasione di rinascita.
Consapevolezza e condivisione siano il faro che possa illuminare il cammino di questo nuovo anno.
Soprattutto per chi ci amministra”.