Concorso Regione Basilicata per l’assunzione di oltre 120 unità: ecco l’intervento del comitato idonei

Riceviamo e pubblichiamo una nota del Comitato idonei Regione Basilicata Categorie C e D:

“Con la pubblicazione delle ultime graduatorie del Concorso Regione Basilicata categorie C e D, in attesa dell’assunzione di tutti i vincitori, si sono concluse le procedure avviatesi il 23/3/2022.

Si è trattato di un iter complesso, il primo di questo genere in Basilicata, al quale hanno preso parte ben 9383 candidati e che ha richiesto il supporto dell’agenzia FORMEZ PA – Centro servizi, assistenza, studi e formazione per l’ammodernamento della P.A. Dopo la prova scritta e la valutazione dei titoli, gli idonei nelle graduatorie risultano oltre 900, molto al di sopra dei 123 posti banditi.

Si tratta per lo più di giovani laureati, in maggioranza lucani, che hanno risposto con entusiasmo e messo in campo competenze e professionalità ampiamente certificate a seguito di una procedura concorsuale, per titoli ed esami, particolarmente selettiva, indispensabile – come evidenziato dal Presidente Bardi – per “immettere merito, energie nuove e competenze innovative nella macchina amministrativa”.

Un obiettivo, questo, particolarmente stringente non solo alla luce delle sfide sempre più complesse cui la Regione è chiamata, ma anche e soprattutto in ragione dei dati riportati dal P.I.A.O., in particolare nella sezione Programmazione del fabbisogno di personale della Regione Basilicata. Triennio 2022-2024 (https://www.regione.basilicata.it/giuntacma//files/docs/DOCUMENT_FILE_3085635.pdf).

Tra i dati più rilevanti riportati nel documento, è certamente quello concernente il significativo divario tra la dotazione organica di diritto ed il personale effettivamente in servizio al 31.5.2022.

Basti considerare, al riguardo, che su 485 posizioni di diritto di Categoria C previste (DGR n.60 del 4.2.2021), sono appena 251 i posti coperti.

Stessa situazione per il personale di Categoria D: 756 dotazione organica di diritto, 513 gli assunti. Un significativo “ammanco”, questo, che non potrà certo essere coperto dagli appena 30 posti messi a concorso per categoria C ed i 93 per la categoria D, mettendo a rischio, di fatto, il meritorio processo di rafforzamento avviato con l’indizione delle procedure concorsuali.

Una vera e propria emergenza di personale, dunque, testimoniata soprattutto dal largo ricorso, finora, a personale esterno: ben 729 “collaboratori”, a fronte di appena 909 dipendenti regionali (http://attributi.regione.basilicata.it/organigramma/public/s/00001).

Una tendenza, questa, che, peraltro, non pare invertita alla luce della recente procedura di selezione di ulteriore personale esterno negli ambiti giuridico-amministrativo ed economico-gestionale, per i quali risultano 4 gli incarichi conferiti ad “Esperti senior” e 15 a “Esperti junior”.

Colpisce, infatti, che, pur a fronte di folte graduatorie di idonei a procedure concorsuali pubbliche da cui poter attingere (RB-ESA e RB-SGA), si sia preferito ancora il ricorso al conferimento di incarichi diretti (Avviso pubblico per la selezione di Esperti per la Semplificazione Amministrativa).

In tale quadro ed alla luce di quanto sinteticamente evidenziato, si è costituito, così, il Comitato idonei Regione Basilicata Categorie C e D, un nutrito gruppo di giovani lucani che, avendo superato l’iter concorsuale, chiede ora rassicurazioni in merito all’utilizzo della graduatoria, al fine di non disperdere competenze e professionalità assolutamente necessarie, dati alla mano, non solo in Regione, ma anche negli altri enti locali lucani, a partire dai Comuni.

Si chiede, in particolare, se e come saranno utilizzata le graduatorie, se sono previste convenzioni per il loro utilizzo con altri enti, se, al di là di ogni retorica, si deciderà davvero di dare risposte concrete ad oltre 900 idonei al maxi concorso regionale, al contempo dotando l’amministrazione pubblica di Basilicata di forze nuove ed indispensabili.

L’auspicio è che non sia l’ennesima occasione persa, forse l’ultima, per trattenere e non lasciare andare via giovani preparati, motivati e pronti a fare la propria parte”.