Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato stampa del capolista di Basilicata Casa Comune.
Dice Chiorazzo:
“Ho presentato il progetto per una nuova e sana occupazione nella regione lucana nei prossimi cinque anni durante l’evento finale della lista civica a Potenza.
Gli ultimi 10 anni sono quelli dello sviluppo mancato.
Bardi e Pittella non solo hanno negato queste occasioni a noi e ai nostri figli ma hanno anche colpevolizzato i cittadini lucani, facendo credere che la Basilicata non fosse capace di sostenere il proprio sviluppo, invece che assumersi la responsabilità per le loro incapacità.
È emblematico il caso della forestazione.
Il Trentino, con una realtà di boschi e foreste simile alla nostra, ha avviato una gestione produttiva della risorsa con cui riesce annualmente a produrre in modo rinnovabile un milione di metri cubi di legno da poter mettere sul mercato.
Soldi con cui non solo si pagano gli stipendi delle migliaia di persone che lavorano nel settore, tra pubblico e privato, ma che lasciano ricchezza per la Regione.
In Basilicata, invece, impieghiamo su questo i soldi delle royalty e nemmeno riusciamo a garantire occupazione stabile sottraendo gli addetti alle ristrettezze e alla mortificazione della cassa integrazione, e all’umiliazione di dover sottostare al potente di turno, sfrontato al punto da pretendere, è storia di questi giorni, che le persone si muovano come marionette tra questo e quel comizio.
Noi in questo settore siamo pronti a dare una possibilità occupazionale ad altre 2000 persone, tra turnover e nuovi occupati, e non si tratta solo di operai forestali.
Perché una gestione produttiva del patrimonio boschivo necessita anche di professionalità diverse e capacità manageriali, quelle per cui hanno studiato molti nostri figli, quelle che hanno i tanti lucani che primeggiano in giro per il mondo.
E occasioni di lavoro le creeremo anche in altri settori, a partire dalla pubblica amministrazione (iniziando da un’agenzia per l’attrattività, la ricerca e il territorio che sostenga la nascita di nuove iniziative, come già fatto ad esempio in Emilia) per proseguire con la sanità.
E ancora chiederemo con forza il rispetto dell’obbligo delle compagnie petrolifere di portare occupazione in altri settore e investiremo in occupazione, e servizi per i cittadini i soldi delle royalty, mentre negli ultimi 10 anni Bardi e Pittella hanno speso oltre un miliardo di euro tra royalty e compensazioni senza creare un solo posto di lavoro stabile.
Abbiamo comuni che con quei soldi rifanno le piazze ogni due anni, ma su quelle panchine nella migliore delle ipotesi resta solo qualche anziano malinconico per la lontananza dei figli.
Questo complesso di azioni potrà produrre seimila posti di lavoro, la metà già nel giro di 18 mesi.
Perché c’è un impegno che prendiamo: quello di dare ai nostri figli la possibilità di vivere in questa regione.
Di formarsi dove ritengono nel mondo, così come la nostra università deve offrire la possibilità di studiare a giovani di tutto il mondo, ma poi di potersi realizzare e spendere lavorando per questa terra e in questa terra”.