Le politiche sulla sicurezza nella città di Potenza con particolare riferimento al centro storico sono state l’argomento all’ordine del giorno trattato in una conferenza stampa che i capigruppo del Pd Gianpaolo Carretta e del Cd Pietro Campagna, ed i consiglieri del Pd Gianluca Meccariello e Nicola Lovallo, hanno tenuto presso la nuova sede del Circolo Culturale Gocce d’autore.
Gianpaolo Carretta ha sottolineato:
“Si tratta di un tema di natura amministrativa e sociale di grande importanza dal momento che sono tre anni che registriamo forti criticità alle quali non vengono date risposte dall’attuale amministrazione.
Avevamo sollecitato il Sindaco a portare le nostre richieste su un tema sensibile, come è quello della sicurezza nel centro storico, all’attenzione del Comitato sicurezza della Prefettura ma le nostre istanze sono cadute nel vuoto.
Il centro storico è gravato da episodi di microcriminalità, di bullismo e di vandalismo, di micro spaccio di sostanze stupefacenti e di non rispetto delle norme più elementari di igiene.
Il centro storico, come il resto della città, non si sente più sicuro e non si tratta di affermazioni dal tenore strumentale, ma di una realtà oggettiva.
Avevamo chiesto una vigilanza multipla e continua, fatta dalle varie forze dell’ordine presenti in città che avrebbero dovuto controllare, prevenire e reprimere eventuali atti contra legem.
Le continue denunce degli abitanti del centro storico e dei commercianti, oltre che dei fruitori non sono mai state recepite.
Comprendiamo tutte le difficoltà anche di carattere organizzativo delle forze dell’ordine e della stessa polizia municipale, ma il tema della sicurezza nel centro storico di Potenza non è più derogabile, ne và della immagine della intera città che è sempre stata sicura e vivibile e oggi non lo è più.
Avevamo chiesto l’installazione di telecamere per un maggiore controllo e neanche in questo siamo stati ascoltati, così come per quanto riguarda un presidio fisso della polizia municipale.
C’è voluto l’ultimo episodio relativo al tentativo di stupro messo in essere da un migrante per sollecitare l’attenzione dell’amministrazione comunale.
Chiariamo che sulla vicenda migranti non ci può essere nessun atteggiamento razzista.
Siamo per l’accoglienza e soprattutto per la integrazione, una integrazione che sia soprattutto sociale, culturale e lavorativa e questa integrazione ad oggi non è avvenuta.
Solo politiche di annunci. Ci renderemo protagonisti di una raccolta firme da consegnare direttamente al Prefetto per sollecitare maggiore sicurezza nel centro storico e soprattutto una diversa metodologia di accoglienza dei migranti.
Vogliamo avviare inoltre un progetto con l’istituzione di un “osservatorio della sicurezza della città di Potenza” che possa, con una attività di ricerca, comunicazione, sensibilizzazione e segnalazioni da parte dei cittadini, prevenire e contrastare, in accordo con le istituzioni preposte, il degrado sociale che la città capoluogo sta vivendo negli ultimi tre anni, con particolare attenzione anche all’integrazione dei migranti ormai sempre più numerosi”.
Gianluca Meccariello ha aggiunto:
“Il degrado del centro storico è evidente anche dalle numerose strutture, anche pubbliche, abbandonate come la scuola Torraca, il Coni, la zona di Via Carlo Bo (dove l’attività commerciale esistente è stata costretta a chiudere proprio per mancanza di sicurezza), Palazzo Palermo, il cinema Ariston e numerosi vicoli”.
Per Pietro Campagna:
“La vicenda della sicurezza è solo uno dei tanti aspetti che riguardano il degrado del centro storico.
Un senso di abbandono pervade non solo il centro storico ma tutta la città, perché quando si continua a vivere in una realtà trascurata anche dal punto di vista della pulizia, la percezione della mancanza di attenzione e della mancanza di sicurezza si percepisce di più.
Dopo l’audizione del nuovo Questore in prima commissione non abbiamo visto, al di là delle rassicurazioni, segnali rilevanti.
Delle dodici telecamere esistenti ne funzionano solo alcune che sono troppo poche come deterrente di atti illeciti.
Quando portammo in Consiglio il regolamento sulla videocamere, ci furono molte critiche perché si ritenevano una violazione della privacy.
Oggi la situazione è cambiata e sono gli stessi cittadini e chiederle per sentirsi più tutelati.
Non ho condiviso la decisione dell’attuale amministrazione, nella rimodulazione della pianta organica, di sopprimere dieci posti proprio nella dotazione della polizia municipale dove tra l’altro si continua a non sostituire neanche i vigili andati in pensione.
In questo modo si continuerà a non poter garantire il terzo turno, ovvero il controllo nelle ore serali e notturne.
Per quanto riguarda i migranti la città di Potenza ne ha accolti 750 ma il problema resta anche l’arrivo nel capoluogo di altri stranieri dai pesi limitrofi e così il livello di accoglienza diventa insostenibile”.
Nicola Lovallo ha aggiunto:
“Anche in periferia si percepisce la mancanza di sicurezza e noi che stiamo tra la gente registriamo il malumore di quanti vorrebbero maggiori attenzioni da chi li amministra.
I migranti se confinati per tanto tempo in uno stesso spazio è evidente che possono creare problemi.
Andava immaginata una accoglienza ed una integrazione diversa da subito, al momento del loro arrivo sulle coste italiane.
Bisogna pianificare meglio gli interventi coinvolgendo tutti gli organi preposti per questo ben venga l’osservatorio della sicurezza della città di Potenza che possa garantire una maggiore attenzione non solo al centro storico, ma all’intero territorio comunale”.
I consiglieri comunali hanno annunciato che dalla prossima settimana, unitamente a tanti residenti e commercianti del centro storico, avvieranno formalmente la raccolta di firme finalizzata ad attuare tutte le richieste che saranno inoltrate al Prefetto per garantire la sicurezza e la vivibilità del centro storico.
Prima di iniziare la conferenza stampa i consiglieri presenti hanno ringraziato il circolo Gocce d’autore per aver voluto ospitare l’incontro ed hanno fatto i complimenti a chi lo gestisce per aver voluto, anche con la nuova sede, investire nel Centro storico per essere punto di riferimento culturale.