Basilicata: “Il mondo agricolo lucano che rischia di collassare. Basta chiacchiere”. La situazione

Basta chiacchiere, il presidente Bardi ha assunto degli impegni che deve mantenere”.

E’ quanto hanno dichiarato i consiglieri regionali del Partito democratico Piero Lacorazza, Roberto Cifarelli e Piero Marrese, partecipando questa mattina alla manifestazione di Coldiretti davanti al palazzo della Regione Basilicata.

Sottolineano i Consiglieri del Pd:

“La luna di miele è finita prima che si nominasse la Giunta regionale, non avendo in questi mesi messo la faccia e rispettato gli impegni assunti già mesi fa con gli agricoltori e le associazioni di categoria che avevano sottoposto una piattaforma di rivendicazione su cui vi era stato l’assenso del presidente Bardi e del già assessore all’agricoltura Galella.

Al tradimento di quegli impegni si è aggiunta anche la emergenza idrica che ha appesantito ulteriormente il mondo agricolo lucano che rischia di collassare.

Per le aziende i ritardi sono costi, e dall’inizio della campagna elettorale, da metà marzo, è tutto bloccato; si viaggia in direzione sbagliata e a scartamento ridotto.

Fare le cose per tempo e bene aiuta il sistema economico a resistere, non farle e farle male lo indebolisce, rendendo anche più complicati gli investimenti, con il supporto della programmazione regionale, per vivere come opportunità le transizioni ecologica e digitale, la mitigazione del rischio indotto dai cambiamenti climatici.

La destra prima produce danni sul territorio e poi se la prende con l’Europa, nella quale, peraltro, non è in condizione di orientare le scelte. La destra mal governa sul territorio e non conta in Europa, danneggiando gli agricoltori.

Nello specifico della manifestazione promossa da Coldiretti è necessario che i diversi strumenti predisposti dal dipartimento Agricoltura negli anni, fino alla gestione della pesta suina africana sotto l’egida del dipartimento Sanità, trovino un governo politico unitario e strutturale, una pianificazione di lungo periodo e un coordinamento maggiore, unitamente ad una gestione più efficace, in alcuni Parchi ed aree protette.

Infine non è possibile fare le nozze con i fichi secchi: ci vogliono da subito risorse per i danni da fauna selvatica, per incentivi e contrattualizzazioni di una filiera che sia parte di una sfida innovativa e risolutiva: dalle imprese agricole al mondo venatorio.

Presenteremo nei prossimi giorni una interrogazione per capire dove sono stati i ritardi e le responsabilità del Governo regionale, a fronte di impegni assunti con il mondo agricolo, e come intende procedere anche per dar corso ad una gara già espletata sul ‘progetto per la fornitura di servizi integrati’ per la gestione dell’emergenza cinghiali”.