Basilicata, il 10 ottobre si celebra la Giornata Mondiale della Salute Mentale: “siamo accanto alle famiglie che vivono situazioni difficili”. I dettagli

“Il 10 ottobre si celebra la Giornata Mondiale della Salute Mentale.

La Giornata, celebrata per la prima volta il 10 ottobre 1992, è promossa dalla World Federation of Mental Health – Federazione Mondiale della Salute Mentale – e supportata dall’Organizzazione mondiale della Sanità, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sui problemi di salute mentale in tutto il mondo, mobilitare gli sforzi a sostegno della salute mentale, combattere stigma e discriminazioni”.

Lo ricorda il consigliere regionale del Partito democratico, Roberto Cifarelli.

Prosegue Cifarelli:

“In Italia la strada intrapresa dall’indimenticato professor Franco Basaglia ha rappresentato un riferimento imprescindibile per un mondo che pareva dimenticato e ghettizzato.

Ispiratore della Legge 180 del 1978 introdusse importanti innovazioni nel campo della revisione ordinamentale degli ospedali psichiatrici in Italia, favorendo determinanti trasformazioni nel trattamento sul territorio dei pazienti con problemi psichiatrci.

Fino alla chiusura delle vecchie strutture e l’apertura di case famiglia integrata con il territorio circostante e senza barriere e costrizioni.

La Basilicata, seguendo gli insegnamenti di Basaglia, sin dalla fine degli anni settanta è stata antesignana in questo campo, portando avanti questa battaglia di civiltà e di diritti.

E, con la nascita di cooperative sociali specializzate, si è messo in campo un modello di cure e servizi moderno e di qualità.

Non bisogna abbassare la guardia.

Per questo giornate come questa, servono a sensibilizzare le Istituzioni politiche e sanitarie e ad informare l’opinione pubblica su quanto c’è da realizzare in una sfera del sociale alquanto complessa.

Ancora oggi c’è qualcuno che, anche nella scuola, vorrebbe ghettizzare chi presenta situazioni di questo tipo, ergendosi a dispensatore di ‘patenti’ di normalità.

Questa ondata conservatrice e retrograda va fortemente combattuta e respinta in quanto, soprattutto nell’ambìto della formazione, ‘se si perdono i ragazzi più difficili la scuola non è più scuola.

È un ospedale che cura i sani e respinge i malati’… lo diceva Don Milani sottolineando il ruolo fondamentale della scuola nel costruire un modello democratico di società basato sulla eguaglianza e l’inclusione sociale.

Il nostro compito deve essere quello di metterci nei panni di tutte quelle famiglie che spesso, da sole, si prendono cura dei propri cari e che con orgoglio combattono per favorirne l’integrazione.

Quindi una giornata di riflessione e di dibattito su come la salute mentale si stia affermando come un diritto universale da salvaguardare e promuovere in ogni contesto”.