Basilicata, cibo sintetico: “Governo a tutela della salute degli italiani e delle eccellenze agroalimentari del Made in Italy”. Ecco le ultime notizie

“Il Governo Meloni mantiene le promesse.

Con l’approvazione del disegno di legge sul cibo sintetico, ha dimostrato con coraggio e determinazione di tenere alla tutela della salute degli italiani e delle eccellenze agroalimentari del Made in Italy”.

Lo dichiara il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Basilicata e consigliere reginale Piergiorgio Quarto, evidenziando che:

Il nostro Paese, per primo, ha adottato un provvedimento del genere che di fatto impedisce la produzione e la commercializzazione di cibi sintetici.

Un’iniziativa fortemente voluta dal ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida che ringrazio per il suo impegno.

E’ un risultato che premia anche il lavoro portato avanti negli scorsi mesi dalla Coldiretti che ha avviato una petizione, che ha raccolto oltre mezzo milioni di adesioni, di cui oltre 6 mila anche in Basilicata, per sensibilizzare i consumatori al riguardo.

Una iniziativa sostenuta dal mondo agricolo, accademico e istituzionale finalizzata a richiamare l’attenzione sui rischi della diffusione del cibo da laboratorio”.

Così il capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Ambiente, Aldo Mattia:

“Ancora una volta il Governo con il disegno di legge voluto dal ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida e del ministro della Salute Oscar Schillaci, e approvato dal Consiglio dei Ministri, che vieterà la possibilità di commercializzare e produrre in laboratorio carne e latte, mantiene gli impegni assunti e dimostra di tenere al bene degli italiani.

Un’iniziativa che risponde alla volontà di mezzo milione di italiani che hanno firmato nei mesi scorsi la petizione promossa da Coldiretti per salvare il Made in Italy a tavola dall’attacco delle multinazionali che assicurare il massimo livello di tutela della salute dei consumatori e soprattutto preserva il patrimonio agroalimentare italiano.

In assenza di una specifica normativa europea in materia di alimenti e cibi sintetici, il Governo Meloni ha fatto bene ad intervenire precauzionalmente a livello nazionale per tutelare gli interessi che sono legati alla salute e al patrimonio culturale.

Un impegno, quello del Governo, a favore del Made in Italy che siamo certi andrà avanti e si concretizzerà con nuove iniziative”.

Ecco quanto fa sapere Coldiretti di Basilicata, nel commentare la proposta di legge approvata in Cdm, a firma del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e del collega della Salute Orazio Schillaci, che vieta agli operatori del settore alimentare di impiegare nella preparazione di alimenti, bevande e mangimi, o anche vendere, detenere per commercio, importare, produrre per esportare, somministrare oppure distribuire per il consumo, alimenti o mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o da tessuti derivanti da animali vertebrati:

“C’è anche un po’ di Basilicata nel successo ottenuto con lo stop al cibo sintetico deciso dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni che di fatto si è schierato contro latte, bistecche e pesce creati in laboratorio.

Una decisione arrivata anche grazie alla petizione anti cibo sintetico voluta da Coldiretti che, nella sola Basilicata, ha raccolto oltre 6 mila firme e che ha visto, attraverso le decine di assemblee e iniziative organizzate sul territorio lucani, l’adesione oltre che di migliaia di cittadini, anche di rappresentanti del mondo delle istituzioni, della Chiesa, del sociale.

E’ un grande traguardo di cui anche noi lucani dobbiamo andare fieri, perché l’Italia è il primo Paese ad avere applicato una norma simile.

Il Made in Italy a tavola messo a rischio dalla diffusione del cibo sintetico vale quasi un quarto del Pil nazionale e, dal campo alla tavola, vede impegnati ben 4 milioni di lavoratori in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio e 10mila agricoltori in vendita diretta con Campagna Amica.

Una rete diffusa lungo tutto il territorio che viene quotidianamente rifornisce i consumatori italiani di prodotti alimentari che nascono da una tradizione green millenaria legata ai territori”.