Policoro, 37 anni fa Luca e Mariarosa furono trovati senza vita.
Scrive Olimpia Fuina Orioli, nella ricorrenza dei 37 anni dalla terribile vicenda:
“Dare vita alla Speranza premiando la perseveranza è ciò che imprevedibilmente è accaduto in questa mia infinita vicenda di ostinate illegalità perpetrate da 37 anni a danno della.
Verità e della giustizia.
Ritengo un dono Divino aver incontrato due Persone, che sono qui al mio fianco, di un certo spessore personale, culturale e professionale che hanno messo a disposizione gratuitamente la loro competenza così appassionata e coinvolgente.
Un esempio nobilissimo di concreta solidarietà a difesa del Valore dei Valori, oggi purtroppo un po’ alla deriva.
Sono infinitamente grata e per sempre al Direttore de “Il Giornale POP Giuliano Rotondi e all’Avvocato Antonio Fiumefreddo, che all’ultimo momento ha dovuto rifare il biglietto d’aereo per il volo annullato di quello prenotato per tempo, pur di non mancare a questo importante appuntamento con la Storia.
Ora sono in tanti ad affiancarmi e ringrazio infinitamente tutti per l’affetto, la stima e la solidarietà che mi offrono con tanto cuore.
Oggi 23 marzo ricorre l’anniversario della morte di Luca.
Spero di sentirvi accanto in molti.
Luca sarebbe felice di sapermi circondata di tanto affetto filiale venuto a mancare con la sua assenza.
Ora è presenza viva in ciascuno di noi come lo è nella mia vita che brilla di questo Suo Amore ormai divenuto immortale e universale.
Grazie infinite.
Rivedo, risento, rivivo il brivido dell’ultimo tuo bacio al tuo risveglio.
Risuona sempre e ancora più palpitante in fondo al cuore, indelebilmente nella mia mente e dolcemente nella mia anima il suono dolce della tua inconfondibile voce nel chiedermi con insistenza quel bacio di quel nuovo giorno così segnante: il nostro ultimo, insieme.
Quel bacio che hai portato con te ora è lì a scaldare i tuoi giorni infiniti “nell’alba radiosa che incendia il sereno“.
Chissà se anche ed ancora quelle due mie lacrime giganti, bevute dai tuoi occhi senza lasciarne fuori alcuna traccia, sono ancora davanti a Dio, cristallizzate per ricordarGli di intervenire sull’umana bruttura di cuori e coscienze, svenduti all’onnipotenza del male che avanza, indisturbato.
Ricordi il mio tormento al solo pensiero di vivere senza di te per tre minuti, per tre ore tre giorni, trent’anni.
E ne sono passati 37 e sono ancora qui ad aspettare la redenzione di anime vestite di sacro e profano potere.
E sono 13.514 mattini senza il tuo bacio al mio risveglio.
Eppure ti sento nell’aria e in ogni mia cellula, in ogni momento.
Sei tornato a scaldare il mio cuore insegnandomi ad Amare tutti i figli del mondo.
Mi hai insegnato a dare uno scopo più nobile alla mia vita, a darle un significato più vero e immortale che varca gli orizzonti del tempo e può cambiare i destini del mondo
E mi porti lì con te nel tuo nuovo regno, quando il dolore a sera si fa più pressante con la sordità dell’umano vile silenzio che mi circonda senza però farmi smarrire la strada maestra.
E mi regali il sorriso e l’abbraccio di tanti come se fossero ogni volta i tuoi.
A coloro che pensano di aver vinto con il trionfo della menzogna e finora hanno finto d’essere in pace con la loro coscienza, giunga il mio grido, ormai rantolante ma ancora più forte, perché li salvi dal grave peso di un sì gigante macigno.
Che Dio abbia pietà di tanta ingloriosa onnipotenza del male e restituisca al mondo la Speranza che il BENE trionfa sempre sul male.
E già sta accadendo”.