ANZIANA MUORE AL SAN CARLO DI POTENZA: INDAGATI 4 MEDICI

La Procura di Potenza ha aperto un fascicolo d’indagine per appurare le reali cause della morte di Angelina Croce in Venetucci, una donna di 70 anni di Picerno (Potenza) venuta a mancare Martedì scorso dopo essere stata ricoverata nel reparto di Rianimazione dell’Ospedale San Carlo di Potenza.

La notizia è stata riportata oggi dalla gazzetta del mezzogiorno. Nell’articolo si legge che su disposizione del Pm Vincenzo Lanni è stata sequestrata la cartella clinica della donna, che era giunta in ospedale Domenica scorsa.

Ieri mattina il dottor Giovanni Zotti ha eseguito l’autopsia affiancato dai consulenti dei familiari della donna e dei quattro medici del reparto che l’hanno avuta in cura (i dottori Rita Pasquariello, Felice Severino, Maria Damiano e Raffaella Genzano).

All’origine della decisione della Procura di avviare le indagini sul caso, ci sarebbe la denuncia presentata dai familiari della donna (ora assistiti dall’avv. Antonio Tisci) che hanno lamentato di non aver avuto dai medici elementi chiari sulle cause della morte della loro congiunta.

Il figlio, in particolare, Mercoledì mattina si è recato al posto di Polizia presente presso lo stesso nosocomio potentino raccontando che nessuno dei vari medici con cui aveva parlato dopo il decesso aveva indicato con chiarezza le cause della morte.

A quanto raccontato dai familiari, gli stessi medici avrebbero parlato di valori tutti in regola da parte della loro congiunta, qualcuno avrebbe anche aggiunto che era stato fatto tutto quanto era possibile fare, ma i familiari non avrebbero compreso la causa del decesso e anzi, uno dei medici gli avrebbe prospettato la necessità di fare accertamenti necroscopici.

Ma tra le varie cose che sono state riferite ai familiari ve ne è una, in particolare, che ha suscitato in loro allarme: nel corso della notte che ha preceduto il decesso la donna si sarebbe molto agitata e avrebbe chiesto di avere il figlio.

Il timore è che possa esserci stata l’assunzione di un qualche calmante che avrebbe potuto determinare una reazione inattesa.

Un timore dettato dal fatto che qualche anno fa Angelina Croce, in preda a una colica renale da calcoli, assunse un antidolorifico ma ebbe la inattesa conseguenza di una violenta reazione del suo organismo.

Un tema posto ora ai periti che, anche alla luce di quanto riportato nella cartella clinica posta sotto sequestro, dovranno valutare ogni elemento e determinare l’origine del decesso e se sia stato fatto tutto quanto dovuto per evitarlo.

Da parte del San Carlo intanto, nessun commento per rispetto dell’attività giudiziaria in corso.

I familiari (in ogni caso) sono comprensibilmente turbati per il precipitare degli eventi.

La donna fino a Domenica, stava normalmente bene. Ha cucinato per la famiglia e ha pranzato con tutti.

Poi nel pomeriggio, ha avvertito un malore che l’ha portata a non stare più in piedi.

I familiari hanno chiesto l’intervento del 118 e i sanitari hanno ipotizzato una sospetta ischemia e l’hanno portata al Pronto Soccorso del San Carlo.

Nell’ospedale potentino, tuttavia, l’ischemia sarebbe stata esclusa e la donna sarebbe stata ricoverata.

Poi il tragico epilogo.