Si festeggia oggi, con una solenne messa celebrata da mons. Francesco Sirufo alle ore 18:00 presso la Cattedrale di Santa Maria Assunta, il Santo patrono di Acerenza, San Canio.
Perseguitato, sfuggito alla decapitazione in Bizacena, riparò in Italia ad Atella.
Anche ad Atella gli emissari del male insorsero contro il santo vescovo e, provocando un tumulto di popolo, lo inseguirono per lapidarlo.
Non sapendo come sfuggire alla pioggia di pietre, si nascose in un roveto e i ragni coprirono il nascondiglio con la loro tela.
Fiaccato dai supplizi e dagli anni, raccomandando la sua anima a Dio, se ne volò al cielo.
Il corpo fu vigilato per molti giorni da un uccello.
Poi vennero i cristiani che lo seppellirono nel cimitero dei santi Felice e Vincenzo, presso le due basiliche dei suddetti santi confessori.
S.Elpidio vide la sua anima volarsene al cielo in forma di colomba e sulla sua sepoltura costruì una chiesa e un cubiculum con un’iscrizione che ricordava le fulgide virtù del santo.
Dopo la Messa seguirà una serata musicale in largo Gianturco con il cantante Ivan Granatino a cura del Comitato Feste di Acerenza.