Francesco Stabile, un nome caro e molto noto alla nostra città, poichè emblema del Teatro potentino ubicato nel cuore del Centro Storico.
Come fa sapere il Comune, l’edificazione del teatro inizia nel 1856 con i fondi forniti da una società di azionisti benestanti.
I lavori diretti dagli architetti Alvino e Pisanti ripresero, però, solo nel 1865, dopo una lunga interruzione dovuta al terremoto del 1857.
Il teatro fu inaugurato il 26 gennaio 1881 con la rappresentazione de La Traviata, alla presenza del re, della regina e del principe Amedeo.
L’edificio, nella struttura e nell’apparato decorativo, fu progettato con caratteristiche molto simili a quelle del teatro San Carlo di Napoli, ed è stato riaperto al pubblico soltanto nel 1990 dopo le fasi di restauro, realizzate a seguito dei danni riportati dal terremoto del 1980, che, pur nel rispetto dell’impianto originario, ne ha migliorato l’acustica, l’illuminazione e gli spazi.
La platea, tre ordini di palchi ed il loggione racchiudono l’orchestra ed il palcoscenico, tutte in dimensioni contenute con tale equilibrio da farlo ricordare come un piccolo gioiello nel suo genere.
Il teatro è stato appunto intitolato al musicista potentino Francesco Stabile.
Ma chi era il sig. Stabile?
Poche le notizie sulla sua vita, ma quel che si sa è che Francesco Gerardo Antonio Stabile è il terzo di cinque fratelli.
Dopo la scomparsa della madre si trasferisce a Potenza nel 1809, ma sette anni dopo parte per Napoli per compiere studi di composizione.
Tra il 1824 e il 1836 approfondisce i suoi studi così da raggiungere il grado di Maestro, portando a compimento più di una composizione.
In questi anni sviluppa la sua ideologia borbonica frequentando anche i salotti nobili della città. Torna a Potenza intorno al 1836.
Fra le ultime composizioni scritte dal compositore l’Inno a San Gerardo, i Responsi a San Francesco e l’Inno a Sant’Antonio da Padova.
È certa la data della sua morte avvenuta l’11 agosto 1860, a soli 59 anni.
Il 9 maggio 1866, il Consiglio Comunale di Potenza dedica appunto il Teatro proprio a Francesco Stabile che era stato uno dei promotori e sostenitori dell’iniziativa.