Ieri vi abbiamo parlato della chiusura di due discoteche del salernitano chiuse dai Carabinieri perchè troppo affollate rispetto al limite previsto dalle norme di sicurezza.
Ricordiamo che i controlli sono scattati a seguito della tragedia avvenuta Sabato notte in una discoteca di Ancona dove hanno perso la vita 6 persone.
Su questo tema è intervenuto Carmine Ferrone, coordinatore di Art. 1 Mdp della zona Marmo Platano Melandro, che in una nota ha dichiarato:
“La chiusura ieri di due discoteche a Sala Consilina ed Atena Lucana, frequentate anche da giovani lucani, perché troppo affollate, dimostra che le normative di legge (oltre al buonsenso e soprattutto alla responsabilità dei titolari) ci sono.
Vanno solo rispettate con un maggiore e più intenso controllo di chi ha il dovere di farle rispettare.
La strage di ragazzi e di una madre nella discoteca in provincia di Ancona è una tragedia che lascia un vuoto incolmabile.
In un Paese civile non si può morire così. Tanto più – come pare dalle prime notizie – a causa dell’uso di spray urticanti e dell’irresponsabilità dei gestori del locale che avrebbero consentito troppi ingressi rispetto alla reale capacità della discoteca.
La vita dei giovani è troppo preziosa per metterla in pericolo in un luogo che doveva essere di sano divertimento.
Per questo, perché la tragedia non si ripeta più è necessario che chi ha la responsabilità intervenga con maggiore impegno nei luoghi al chiuso come al pubblico al fine di garantire maggiore sicurezza.
Le condizioni di sicurezza e prevenzione di ogni tipo di pericolo vanno sempre e comunque salvaguardate.
Il dolore è ancora più dolore se si tace.
Esprimo solidarietà e vicinanza alle famiglie delle giovani vittime e con essa l’impegno a scuotere le coscienze in politica e nelle istituzioni”.
Tanti i messaggi di rabbia e dolore lanciati sui social perchè questa tragedia poteva essere evitata.
Tra i tanti messaggi quello più vero è questo:
“Dai concerti si torna senza voce, non senza vita”.