In queste giornate di autunno L’Ispettorato del Lavoro di Potenza e Matera ha svolto una serie di attività istituzionali che hanno prodotto rilevanti risultati rispetto al contrasto del lavoro nero e conseguentemente alla evasione previdenziale, assicurativa e fiscale garantendo conseguentemente effetti per una maggiore legalità.
Lo fa sapere l’Ispettorato del Lavoro di Potenza e Matera.
In particolare in questo ultimo fine settimana nel territorio della provincia di Potenza, con l’impiego di diverse squadre composite di ispettori del lavoro sono stati verificati ben 13 ristoranti ed esercizi di somministrazione in particolare ubicati in diversi comuni tra i quali:
- Maschito
- Rionero
- Genzano
- Acerenza
- Forenza
- Tolve e altri ancora.
Solamente 4 sono risultati regolari, gli altri 9 invece riscontrati irregolari.
Sono state verificate 57 posizioni lavorative e riscontati quindi ben 17 lavoratori completamente al nero.
Sono state pertanto comminate multe per diverse migliaia di euro quali sanzioni amministrative nonché ben 6 sospensioni temporanee di attività.
Altre azioni, effettuate dall’Ispettorato, svolte sempre con il prezioso ausilio e fattivo contributo, nel quadro della permanente collaborazione con gli uomini dell’Arma appartenenti alla Legione Basilicata e operanti presso le dislocate Compagnie territoriali, hanno interessato, sempre in questo fine settimana, la città di Matera, dove sono stati controllati esercizi vari e panifici.
Riscontrate quindi irregolarità in materia di videosorveglianza.
Per quanto riguarda in particolare un esercizio di somministrazione in centro, veniva appurato l’utilizzo di lavoratori al nero che hanno indotto alla sospensione dell’attività.
Da segnalare ancora un’altra serie di interventi eseguiti durante la scorsa settimana questa volta svolti congiuntamente con i Nas dei Carabinieri e dell’Arma territoriale.
Segnatamente sono stati effettuati accessi congiunti al fine di controllare esercizi commerciali anche di natura etnica, come pure casolari abbandonati occupati abusivamente da braccianti agricoli extracomunitari, impegnati nelle campagne.
Tali azioni si sono svolte nelle zone del Vulture Melfese ed in particolare nel territorio del comune di Venosa ed hanno prodotto sospensione temporanee di attività per occupazioni di lavoratori al nero ed elevazione di sanzioni amministrative per alcune migliaia di euro.