POTENZA, FOLLA DI GENITORI IN TRIBUNALE CONTRO LE MAESTRE ACCUSATE DI MALTRATTAMENTI SUI BAMBINI!

Dopo le ultime novità sulle insegnanti accusate (lo scorso Settembre) di maltrattamenti nei confronti degli alunni della scuola materna “Il Delfino” di Potenza, i genitori dei piccoli continuano a far sentire la loro voce.

Nella notizia apparsa oggi sulla Gazzetta di Basilicata a firma del giornalista Giovanni Rivelli si legge:

“Una piccola folla di padri e madri, qualcuno con figli al seguito, altri anche col passeggino. È la folla di familiari dei bambini che frequentavano la scuola materna «Il Delfino» di rione Cocuzzo a Potenza e che ieri si sono presentati in tribunale per presentare richiesta di costituzione di parte civile al processo contro le maestre Sara Pantone, Carmen Bonomo e Gina Caricati accusate di maltrattamenti verso i fanciulli e la preside Carmela Cafasso accusata di omessa denuncia.

Oltre 25 le richieste di costituzione presentate al Gup Rosa Verrastro e dai legali dei genitori (gli avvocati Loredana Satriani, Giulio Canobbio, Vincenzo Falotico, Ida D’Addario, Gerardo Bellettieri, Domenico Stigliani e Maria Greco) ben oltre le 10 parti lese individuate dalla richiesta di rinvio a giudizio del Pm Veronica Calcagno.

E l’avvocato Greco ha chiesto tra l’altro la citazione in giudizio come responsabile civile anche del Ministero dell’Istruzione ritenendolo civilmente responsabile delle condotte delle insegnanti.

Una serie di richieste di affiancare la pubblica accusa (e chiedere i danni) che ha portato le difese delle imputate (gli avvocati Emilio Nicola Buccico, Francesco Fabrizio, Savino Murro, Lucia Pietragalla e Vincenzo Forte) a chiedere i termini per valutare le diverse istanze e le ragioni poste a fondamento di ciascuna, cosa ha fatto inevitabilmente aggiornare l’udienza al prossimo 8 settembre, data in cui il giudice, con ogni probabilità, deciderà sull’ammissione per poi entrare nel merito delle contestazioni di accusa.

Contestazioni, come anticipato, diversificate in particolare tra le docenti e la preside. A quest’ultima, in particolare, è contestato solo il fatto che «pur essendo venuta a conoscenza del fatto che la maestra Sara Pantone aveva tenuto nei confronti di alcuni bambini che frequentavano la suddetta scuola condotte che integrano a colpo d’occhio gli estremi di un reato, quali percosse e maltrattamenti, ometteva di denunciare tali comportamenti».

Alla preside di sarebbero rivolti alcuni genitori lamentando quanto accadeva, e la dirigente avrebbe anche promosso una riunione con le maestre per invitarle ad avere atteggiamenti più amorevoli, ma non avrebbe denunciato e avrebbe anche ammonito le collaboratrici affinché non riferissero all’esterno della scuola ciò che accadeva. E nelle classi, secondo l’accusa, le maestre esercitavano «in modo sistematico violenze fisiche e psicologiche nei confronti dei minori di età compresa tra i 3 e i 5 anni affidati alla sua cura e custodia infliggendo loro inutili sofferenze fisiche e morali».

Qualcuna li strattonava ripetutamente, qualche altra li trascinava afferrandoli con forza per le braccia o per il grembiule, talvolta facendoli cadere a terra, li colpiva con schiaffi sul sedere, al volto, dava loro pizzicotti, li metteva in punizione lasciandoli per lungo tempo seduti in un angolo o fuori dall’aula in corridoio, li offendeva o sbatteva giocattoli contro il muro per richiamare l’attenzione.

E nell’elenco delle accuse, per una sola delle maestre, quella Pantone da cui sono partiti i sospetti dei genitori, c’è anche il fatto che «si disinteressava dei bambini provenienti da famiglie meno agiate o ammalati». Accuse supportate dalle registrazioni video e audio fatte dai carabinieri che, allo stato, rappresentano ancora un’accusa giudiziariamente tutta da provare.

Ma per i genitori si tratta di fatti che fanno male e dei quali ora vogliono chieder conto in prima persona”.

Cosa ne pensate?