Potenza, oltre 900 bambini frequentano il Parco Baden Powell: “totale assenza di sorveglianza e troppe carenze”. La denuncia

Riceviamo e pubblichiamo la lettera della Cooperativa Sociale Venere indirizzata al Sindaco e al Presidente della Provincia di Potenza.

Ecco quanto riportato:

“Il parco Baden Powell di Potenza è divenuto negli ultimi anni un punto di riferimento importante per la vita sociale dell’intera comunità potentina, grazie ad una quantità di iniziative culturali, proposte e progetti educativi realizzati dalla Cooperativa Sociale Venere che, nel rispetto della sua mission statutaria, ne cura la gestione ormai dal 2010 sulla base di un contratto di concessione.

Proprio l’ampia e, per certi versi inattesa, partecipazione popolare agli eventi proposti (gratuiti e senza alcun finanziamento pubblico), che hanno evidentemente intercettato un bisogno sociale latente ma oggettivo, impone ora una serena riflessione ed attenta valutazione circa le condizioni di sicurezza attualmente esistenti che, per la verità, suscitano più di una perplessità tra i soci cooperatori.

Si tratta, ci preme sottolineare, di un problema che interpella sicuramente anche la Cooperativa Sociale Venere in quanto ente gestore degli impianti in affidamento, ma in primo luogo soprattutto Provincia e Comune di Potenza, contitolari, ognuno per la sua parte, della responsabilità legata al titolo di proprietà detenuto:

  • l’Amministrazione provinciale in quanto ente proprietario del Parco e il Comune di Potenza cui è legata la pertinenza dello stabile che ospita l’Istituto Comprensivo San Domenico Savio, frequentato da circa novecentocinquanta (950) bambini di età compresa tra i tre e i tredici anni, che tra l’altro, privi di una palestra, utilizzano gli spazi del Parco per tutte le indispensabili attività motorie legate alla formazione scolastica.

La totale assenza di sorveglianza (telecamere installate e mai attivate) e le troppe carenze nei normali e comuni impianti comunitari (impianto di pubblica illuminazione, recinzione, tombini fognari, acque piovane stagnanti, alberi non potati da un decennio, panchine fatiscenti) allarmano i soci della Cooperativa, perché mettono a forte rischio la incolumità dei bambini iscritti alla scuola e dei tanti fruitori di quello che è divenuto di fatto il più frequentato parco della città, ed anche perché incoraggiano atti di vandalismo che infatti sono divenuti sempre più frequenti.

E’ anche opportuno richiamare l’attenzione del Sindaco e del Presidente della Provincia circa la presenza, nel piano interrato della scuola, di depositi interamente occupati da materiale dismesso (computer, sedie, tavoli, archivi….) e di fatto del tutto incustodito essendo state le finestre e le porte sfondate da tempo da teppisti che hanno libero sfogo.

Pertanto la Cooperativa Venere, consapevole della sua parte di responsabilità sociale legata alle tante attività promosse, malgrado i numerosi interventi migliorativi messi in atto a sue spese per valorizzare il Parco, ritiene opportuno suggerire un incontro, in tempi brevi, con la partecipazione diretta del Sindaco e del Presidente della Provincia per definire e concordare, nel solo interesse della salvaguardia della pubblica incolumità, una serie di interventi per mettere in totale sicurezza gli impianti all’interno del Parco, rassicurare le famiglie che lo frequentano e restituire la necessaria serenità ai soci gestori, sicuramente onorati per l’affidamento ottenuto, ma anche desiderosi di continuare ad offrire alla città una opportunità di socializzazione che la comunità ha, per la verità, chiaramente dimostrato di apprezzare”.