“In queste ore abbiamo assistito alla rimozione con le ruspe della pavimentazione in largo Duomo a Potenza, precisamente dinanzi alla Cattedrale del capoluogo, per iniziativa dell’Unità di Direzione Manutenzione del Patrimonio e Viabilità del Comune potentino, che starebbe eseguendo “Lavori di manutenzione straordinaria della viabilità pedonale e veicolare del centro storico (numero atto 02217/2023 del 26/9/2023).
Chiaramente si tratta di un intervento importante nel cuore antico della città che non può prescindere dalla massima partecipazione e condivisione.
Pertanto, a nostro avviso, i lavori della piazza dovranno essere fermati immediatamente in attesa dei dovuti chiarimenti sulle proposte progettuali e sulle autorizzazioni necessarie.
In ogni caso, ribadiamo che qualunque azione dovrà avvenire conservando le antiche memorie e mantenendo inalterato il contesto storico”.
Questo è quanto affermano le segreterie cittadine di Popolari Uniti, Democrazia Cristiana con Rotondi e Unione di Centro.
Sottolineano Gianluca Meccariello (D.C.), Antonio Losasso (P.U.) e Udc Potenza:
“Nella passata consiliatura sono stati eseguiti interventi di riqualificazione in gran parte del centro storico, sia sulla viabilità principale che nei vicoli, ma sempre dopo un confronto tra i tecnici e le Commissioni Consiliari competenti, previa autorizzazione della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata e con l’utilizzo di materiali confacenti ai luoghi.
Rispettare la storia urbanistica e architettonica dei luoghi è l’unica via che l’amministrazione può e deve perseguire per portare il centro cittadino all’antico splendore.
Anziché istituire un vero e proprio piano di valorizzazione del centro storico, l’amministrazione comunale- continua ad intraprendere insensate operazioni spot, con il silenzio dell’opposizione in Consiglio comunale, tant’è che nessun atto formale o interrogazione risulterebbe agli atti.
Tuttavia, in questi anni, sarebbe stato interessante discutere della stesura di nuovo piano particolareggiato del nucleo urbano del centro storico o ancora di una iniziativa con la Regione Basilicata sulla materia della salvaguardia e del recupero dei centri storici; luoghi che, ahi noi, non vengono riconosciuti concretamente come una risorsa economica ed identitaria da valorizzare.
La sensazione è che si sia arrivati ad un punto di non ritorno“.