Riceviamo e pubblichiamo la lettera di CIUFER Basilicata (gruppo di pendolari e di utenti occasionali delle linee Potenza-Foggia, Taranto-Potenza-Roma, Taranto-Sibari) indirizzata all’assessore Dina Sileo.
Eccola in forma integrale:
“Egregia Assessora Dina Sileo,
immaginiamo che, soprattutto ad inizio mandato, Lei abbia avuto la necessità di conoscere meglio la situazione del trasporto pubblico lucano e dedicare tempo agli approfondimenti necessari per assumere le decisioni più opportune all’espletamento del Suo difficile ruolo.
Tuttavia da gennaio 2023 noi rappresentanti dei viaggiatori abbiamo cercato invano di incontrare l’assessore Merra o di avere risposta alle numerose richieste da noi più volte presentate.
I pendolari lucani non possono essere ignorati in prossimità di un appuntamento così importante come il rinnovo del contratto di servizio.
Pertanto abbiamo deciso di scriverle una lettera aperta affinché lei possa decidere se concederci finalmente uno spazio nella sua agenda, o se continuare il suo mandato senza confrontarsi direttamente con i rappresentanti ufficiali di coloro che ogni giorno viaggiano sui mezzi pubblici della Regione, che sono clienti che pagano biglietti e abbonamenti, e che in pratica sostengono il trasporto pubblico essendo contribuenti (oltre che elettori).
Noi rappresentanti dei viaggiatori chiediamo da mesi di confrontarci con chiarezza con l’assessorato per conoscere i contenuti della bozza del contratto di servizio (Fal-Trenitalia), al cui interno si trova il cronoprogramma di consegna del nuovo materiale rotabile, ossia il piano di assegnazione dei nuovi treni e relative direttrici interessate, piano che fu pubblicamente annunciato dall’assessore Merra nel settembre 2021; ciò si aggiunge alla necessità sempre più impellente che Regione Basilicata si confronti anche con Rfi al fine di constatare lo stato di avanzamento dei lavori sulla tratta Potenza-Foggia.
Il ritardo nei lavori fin qui accumulato (e che aveva determinato il primo slittamento nel timing) era stato ricondotto alle lungaggini burocratiche legate ai procedimenti di esproprio.
I montaggi della palificazione TE e della catenaria non sono ancora cominciati, ma c’è un altro nodo aperto: manca il progetto esecutivo per l’abbattimento delle barriere architettoniche presso la stazione di Potenza Centrale.
L’unico capoluogo d’Italia ad essere sprovvisto di misure adeguate per garantire l’accesso in stazione alle persone con disabilità e alle persone a mobilità ridotta secondo i requisiti definiti dalla norma europea STI PRM – Reg. UE 1300/2014.
È evidente che questa situazione non può più essere accettata, perché si ripercuote negativamente sulle esigenze manifestate dall’utenza che, sempre più frequentemente, esprime delusione e profondo disagio.
Tale situazione, che si aggiunge alla inadeguatezza del servizio e ai rincari dei costi dei biglietti e degli abbonamenti (seppure questi ultimi giuridicamente previsti), ha generato il superamento della soglia di accettazione da parte dell’utenza, che sempre più insistentemente ci chiede di intervenire, dialogando con le Istituzioni e le Aziende al fine di rivendicare quanto sarebbe normalmente riconosciuto per diritto.
Nel ringraziarla per quanto vorrà fare, ribadiamo la nostra disponibilità ad incontrarla e a fornirle ogni eventuale chiarimento le occorra”.