A Campomaggiore, i Carabinieri della Stazione di Albano di Lucania (PZ), competente per territorio, con l’ausilio di militari della Stazione di Trivigno e Aliquota Radiomobile della Compagnia di Acerenza (PZ), hanno arrestato, in flagranza di reato, un 53enne del luogo, gravemente indiziato dei reati di danneggiamento aggravato e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Il risultato operativo è maturato nel pomeriggio di venerdì scorso, 8 luglio, allorquando, su richiesta telefonica giunta presso il Numero Unico di Emergenza 112 dell’Arma, gli operanti sono intervenuti in detto centro, presso il municipio, ove era stata segnalata la presenza di una persona in escandescenza che stava danneggiando a bastonate il portone dell’edificio comunale.
All’arrivo dei militari l’uomo veniva effettivamente sorpreso nel mentre colpiva con il ramo di un albero ornamentale, poc’anzi divelto ed utilizzato come corpo contundente, la superficie lignea del portone della casa comunale.
Nella circostanza, dopo aver danneggiato anche alcune fioriere poste a ridosso dell’ingresso, i Carabinieri constatavano che, durante l’azione, il soggetto, autonomamente, si era ferito e perdeva in maniera evidente sangue da una mano.
Sul posto veniva inoltre verificata la presenza di un ispettore della locale Polizia Municipale, giunto poco prima dei militari, che aveva cercato di placare invano la furia del soggetto, il quale, per tutta risposta, gli si era scagliato contro brandendo il ramo, impedendogli di avvicinarsi per non essere colpito.
Anche alla presenza dei militari l’uomo continuava nella sua violenta condotta, proseguendo imperterrito a danneggiare a bastonate il portone del municipio e la cassetta del defibrillatore che, rimosso dal suo alloggiamento, era finito in terra.
Allo stesso tempo, questi proferiva ad alta voce minacce nei confronti del sindaco e degli amministratori comunali, sebbene non presenti.
Dopo una delicata opera di convincimento da parte dei Carabinieri, che hanno correttamente interpretato ed applicato le procedure previste per la trattazione delle persone in stato di alterazione psico-fisica, il soggetto si placava, poggiando per terra il bastone e consentendo ai sanitari sopraggiunti di farsi visitare, praticando le cure del caso, per medicare anche la lieve ferita da taglio procuratasi alla mano nel corso della sua concitata condotta.
Al termine dell’intervento, riportato alla calma, in forza di così evidenti elementi probatori raccolti a suo carico, il 53enne è stato tratto in arresto, benché sussistano nei suoi riguardi i caratteri della presunzione di innocenza.