“Se è certamente positiva la nascita nello scorso anno in Basilicata di 133 start up su 14mila aziende registrate in tutta Italia, è ancora bassa la presenza esclusiva ‘rosa’ tra gli amministratori e nel capitale. È questo un elemento su cui interrogarsi”.
A sostenerlo è Rosa Gentile, presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio Basilicata.
A questa quota – che a livello nazionale è del 4% che resta inalterata rispetto all’anno precedente – anche aggiungendo le imprese in cui la presenza femminile, pur non esclusiva, è prevalente, la distanza rispetto alla parità è lontana: nel 2021 si arriva infatti solo ad appena l’11% del totale.
Continua Gentile:
“Si tratta di prendere atto che ci sono difficoltà oggettive alle quali la pandemia ha aggiunto altri rischi a quelli tipici di una attività imprenditoriale. Ad ogni modo a dover cambiare è anche l’approccio allo studio: nel mondo digitale a vincere sono le lauree scientifiche, dove la presenza femminile purtroppo è ancora sporadica.
C’è adesso una nuova opportunità da non farsi sfuggire: è il pacchetto di misure promosso dal Governo che ha integrato le risorse a sostengo dell’imprenditoria femminile con i 400 milioni di euro previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’obiettivo dichiarato è incentivare le donne ad entrare nel mondo delle imprese, supportando le loro competenze e creatività per l’avvio di nuove attività imprenditoriali e la realizzazione di progetti innovativi, attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.
Si tratta di un intervento cardine del Ministero dello sviluppo economico che punta a rendere strutturali le agevolazioni per favorire la partecipazione delle donne nel mondo delle imprese, rafforzando e ridisegnando gli attuali incentivi a supporto dell’imprenditoria femminile per aumentare la loro efficacia.
In particolare, con il decreto del ministro Giorgetti firmato anche dal ministro per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, viene rafforzato sia il nuovo Fondo per l’imprenditoria femminile che dispone già di 40 milioni di euro sia una serie di misure già avviate come Nuove Imprese a Tasso zero, che supporta la creazione di piccole e medie imprese e auto imprenditoria, e Smart&Start, che supporta start-up e PMI innovative. Dunque uno strumento per avviare il superamento del ‘gap di genere’ tra i titolari di impresa. Molte ragazze faticano a vedersi imprenditrici. Forse perché mancano profili di riferimento nella società a cui ispirarsi. O forse perché chi pensa di avere figli fatica a vedersi calata in un impegno così gravoso in presenza di un sistema che non offre grandi sostegni.
L’obiettivo è di sostenere almeno 2400 imprese femminili, agevolando la realizzazione di progetti imprenditoriali innovativi, anche quelli già stabiliti e avviati; supportando le startup femminili attraverso attività di mentoring, assistenza tecnico-manageriale e misure per la conciliazione vita-lavoro; creando un clima culturale favorevole che valorizzi l’imprenditorialità femminile attraverso misure di accompagnamento, monitoraggio e campagne di comunicazione.
Previsto inoltre che almeno il 40% della dotazione finanziaria del nuovo Fondo per l’imprenditorialità femminile venga destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia”.