Ecco le regioni in zona gialla da oggi, 3 gennaio, e chi rischia il passaggio in arancione

Da oggi, 3 gennaio 2022, l’Italia si tinge prevalentemente di giallo.

Sono 11 le Regioni che abbandonano la zona bianca di maggiore libertà, anche se con il nuovo decreto anche questo passaggio in zona gialla consente a chi ha il green pass rafforzato (rilasciato a guariti e vaccinati) di svolgere tutte le attività.

Con la nuova ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che manda in giallo Lombardia, Piemonte, Lazio e Sicilia, salgono le Regioni che hanno cambiato colore.

In zona gialla c’erano, infatti, già Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, PA Bolzano, PA Trento e Veneto.

Le regole del giallo

In giallo non cambia nulla per quanto riguarda le regole. La mascherina all’aperto, oltre che al chiuso, è infatti obbligatoria in tutta Italia. All’interno dei ristoranti e bar non c’è più la regola di stare allo stesso tavolo massimo quattro commensali e quindi bisogna soltanto esibire il green pass rafforzato anche per consumare al bancone, come del resto accade in tutta Italia.

Le regole dell’arancione

In zona arancione tutte le attività rimangono aperte ma nei bar e nei ristoranti possono entrare soltanto i possessori di green pass rafforzato.

Chi non ha il green pass rafforzato:

– non può uscire dal proprio comune di residenza se non per motivi di «lavoro, necessità, salute o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio comune»

– non può accedere agli impianti di risalita delle piste da sci

– non può accedere ai centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi.

Non dovrebbero passare in zona gialla da oggi, 3 gennaio, ma sono ugualmente a rischio per le settimane successive, anche altre regioni:

  • l’Emilia-Romagna che si attesta al 14,8% e al 13,6%, quindi poco al di sotto del limite per i ricoveri in area medica;
  • l’Umbria, con un’incidenza vicina ai 1.500 casi ogni 100mila abitanti e ricoveri al 18,4% in area non critica, ma ancora al di sotto della soglia per le terapie intensive;
  • l’Abruzzo (13% e 12%), la Campania (16% e 7%) e la Toscana (12% e 13%), regioni in cui l’incidenza è in netto aumento.

Non solo la zona gialla, perché ci sono regioni vicine alla zona arancione e rischiano di passare nella fascia con più restrizioni già dal 10 gennaio. Si entra in zona arancione con il 30% di ricoveri in area medica e il 20% in rianimazione.

La regione più vicina al limite è la Liguria (28,3% e 19%), ma rischia anche la Calabria (29,3% e 16,6%).