Covid: più controlli anti assembramento in vista di Capodanno! I dettagli

Inviata dal Viminale ai prefetti, la circolare relativa al decreto legge del 24 circa le misure anti covid previste durante le festività.

Nella stessa si sottolinea “in materia di controlli sull’osservanza delle disposizioni finalizzate al contenimento dell’epidemia l’esigenza di una accurata pianificazione dei servizi in concomitanza con il Capodanno”.

Lo stesso viene suggerito anche “nelle giornate prefestive e festive” successive a Capodanno che “presumibilmente saranno connotate da un’intensa mobilità urbana, specie nelle zone centrali e in quelle comunque contraddistinte da una maggiore concentrazione di locali ed esercizi aperti al pubblico”.

Si prevedono quindi maggiori controlli sulle norme del decreto: green pass ‘rafforzato’ e obbligatorio dal primo gennaio per accedere:

  • ai musei;
  • ai luoghi di cultura;
  • mostre;
  • piscine;
  • palestre;
  • centri benessere al chiuso;
  • termali;
  • parchi tematici e di divertimento;
  • sale giochi e bingo.

Il Vimininale stabilisce che, fino alla cessazione dell’emergenza, “il consumo di cibi e bevande al chiuso nei servizi di ristorazione, anche quando avviene al banco, è consentito esclusivamente ai soggetti in possesso della certificazione verde ‘rafforzata‘”.

Sono confermate le disposizioni per i servizi di ristorazione alberghiera riservate ai clienti che vi alloggiano, come per le mense e il catering continuativo per il quale è richiesto il green pass ‘base’.

Nella circolare del Ministero si fa riferimento inoltre all’obbligo di utilizzo delle mascherine anche nei luoghi all’aperto e in zona bianca.

C’è l’obbligo di utilizzo delle mascherine FFP2 per chi partecipa a spettacoli all’aperto o al chiuso in teatri, cinema, locali dove si svolgono concerti dal vivo e fino al 31 gennaio 2022 è stabilito il divieto di feste o eventi che “implichino assembramenti in spazi aperti”.

Inoltre “le tradizionali feste organizzate in spazi pubblici all’aperto nella serata del 31 dicembre risultino ora generalmente vietate laddove implichino il rischio di assembramenti”.