Cittadini di Potenza scrivono al Prefetto e al Questore di Potenza.
In una lettera ecco spiegato cosa sta succedendo:
“Scriviamo questa lettera aperta, indirizzata al Signor Prefetto di Potenza, Dott. Michele Campanaro, e al Signor Questore di Potenza, Dott. Antonino Pietro Romeo, per denunciare pubblicamente il profondo senso di angoscia, di insicurezza e di sfiducia che ci pervade da molti mesi ormai.
Gli episodi di furti perpetrati e tentati ai danni di abitazioni nella zona di Rossellino, via Rifreddo, Poggio Cavallo, Pian Cardillo, Ciciniello, via De Nicola, via Saragat e in tutte le altre zone limitrofe si stanno susseguendo e ripetendo con una costanza e una continuità incredibile, generando quella che ci sentiamo di definire una vera e propria emergenza che ha messo e mette a repentaglio la sicurezza di tutti gli abitanti, insieme alla serenità e alla tranquillità di vivere in casa propria o di poter uscire senza l’incubo di trovarla rovistata o, peggio, con malviventi all’interno.
Come si può vivere, Vi chiediamo, con il terrore costante che qualcuno entri in casa propria?
Come con l’ansia di un movimento nel proprio terreno?
Con la paura di un rumore, con la preoccupazione che ci sia qualcuno pronto e desideroso di violare e violentare il proprio intimo, con insieme gli affetti, i ricordi, tutto ciò che di più caro esiste?
È vita questa?
Lo chiediamo a Voi, nostri riferimenti nell’ambito della sicurezza e del diritto a vivere tranquillamente la propria vita.
Lo chiediamo a Voi, perché crediamo che non sia normale e non sia ammissibile che una o più bande di malviventi continuino da mesi a mettere a repentaglio decine di migliaia di case, persone, famiglie, qui e altrove, senza che si riesca a trovare una soluzione, senza che questo incubo possa conoscere finalmente una fine.
La nostra piena fiducia in Voi, negli organi competenti e nelle forze di polizia ci porta a segnalare, come consigliato, ogni movimento sospetto, ogni auto sospetta, ogni persona che possa in quel momento richiamare alla nostra mente un possibile pericolo.
Lo facciamo, sempre, ci passiamo voce, accendiamo le luci, chiudiamo bene le porte, attiviamo gli allarmi (che poi disabilitano con facilità), installiamo telecamere (di cui non si curano affatto), facciamo tutto ciò che prontamente e giustamente viene consigliato e suggerito.
Ma la situazione non cambia e il terrore aumenta, insieme al senso di sconforto e di sfiducia per aver smarrito, forse per sempre, quel senso di sicurezza, di serenità che è un diritto che aiuta a vivere bene o, almeno, meglio.
Non vogliamo cadere nella errata tentazione di farci prendere dalla paura e dalla rabbia, non vogliamo diventare controllori improvvisati delle nostre zone e dei nostri confini.
Non vogliamo arrivare al punto di sorvegliare di notte, noi cittadini, le zone interessate per verificare che tutto sia a posto. Non vogliamo.
La situazione appare fuori controllo, un’emergenza sicurezza molto grave e preoccupante.
Vi sono famiglie, persone anziane, donne con bambini che non riescono più a vivere serenamente, a riposare, ad uscire tranquillamente per andare a fare la spesa, tutto questo è inammissibile e intollerabile.
Desideriamo soltanto che, tutto torni esattamente come deve essere affinché, anziani, famiglie, bimbi e adulti possano vedere garantito, tutelato il diritto alla sicurezza ad una vita serena, ormai quasi un lontano ricordo.
Siamo stanchi, davvero!
Gli abitanti delle zone citate”.