POTENZA: “STELLE CANCELLATE DALLE LUCI CITTADINE”. QUESTO L’ALLARME DEI “CUSTODI DELLA CITTÀ”

Gianluca Labella, membro del Clan del gruppo scout AGESCI Potenza 3, nell’ambito del progetto di tutela dell’ambiente intitolato “Custodi della Città“, ha approfondito la questione dell’inquinamento luminoso.

Labella ha raccontato:

“Chi di notte volge lo sguardo all’insù per ammirare il cielo stellato, avrà certamente osservato come da qualche anno le stelle siano state in gran parte cancellate dalle luci delle città e dei paesi: si tratta appunto di inquinamento luminoso.

Oltre che privarci dell’emozionante visione del cielo stellato e della Via Lattea, può avere anche delle ripercussioni sulla salute dell’uomo.

Potenza si appresta ad intervenire sull’illuminazione pubblica per sostituire i vecchi impianti con più moderne luci a LED, ma queste potrebbero peggiorare l’inquinamento luminoso della nostra città e della nostra regione, oltre che influire potenzialmente sulla nostra salute”.

In merito a questo problema, che non esonera la città di Potenza, il gruppo scout, ha incontrato l’Amministrazione Comunale di Potenza e il Consorzio ASI della Provincia di Potenza per un confronto sul tema.

I Custodi della Città , l’8 Settembre hanno incontrato l’Assessore all’Ambiente del Comune di Potenza Rocco Coviello e gli Ingegneri Cautela ed Albano, per avere un confronto.

Infatti, a breve, partiranno gli interventi di “Riqualificazione dell’impianto di pubblica illuminazione dell’area Centro Città”, finanziati con il Fondo di Sviluppo e Coesione 2007-2013: i vecchi impianti verranno sostituiti con più moderne luci a LED.

Nella nota di Labella si legge:

“A Giugno 2016 è stato pubblicato su Science Advances il “New World Atlas of Artificial Night Sky Brightness” l’edizione aggiornata dell’atlante mondiale dell’inquinamento luminoso, che documenta quanto il cielo notturno del nostro pianeta sia “sporcato” dalla luce artificiale.

L’Italia porta la maglia nera tra i paesi più sviluppati: sono davvero poche le aree da cui è possibile ancora ammirare la Via Lattea o per lo meno un cielo stellato soddisfacente (la Basilicata potrebbe rappresentare l’ultimo “avamposto” del Cielo Buio in Italia, dato che il fenomeno dell’inquinamento luminoso peggiora di anno in anno, non essendo contrastato opportunamente da una adeguata legge regionale).

Tale fenomeno è potenzialmente aggravato dai LED (“Light Emitting Diode”, tecnologia efficiente e a basso consumo energetico), poiché quelli generalmente in commercio producono una luce bianca-fredda, causata dall’emissione di luce blu.

Questa infatti potrebbe avere gravi ripercussioni sulla salute umana.

Però per la tecnologia a LED: basterebbe sceglierla con una tonalità più calda, e dunque una temperatura di colore inferiore.

Ed ecco quindi la soluzione: i nuovi impianti a LED dovrebbero avere una temperatura di colore non oltre i 3000K (gradi Kelvin), oltre i quali il fenomeno dell’inquinamento luminoso aumenta considerevolmente.

Sappiamo che è sempre molto complicato conciliare le varie esigenze tecniche ed economiche, ma saremmo grati se l’Amministrazione Comunale dedicasse la giusta attenzione a questa problematica, che sta diventando sempre più impellente”.

In Via della Siderurgica a Potenza sono stati installati corpi luce a LED non orientati perfettamente in orizzontale per questo il 16 Settembre è seguito un secondo incontro con l’ente di competenza di quell’area, il Consorzio per lo Sviluppo Industriale ASI della Provincia di Potenza, rappresentato dall’Amministratore Antonio Bochicchio e dal Direttore Tecnico Ing. Guido Bonifacio.

Conclude Labella:

“Da convinti Custodi riteniamo sempre più importanti l’attenzione all’ambiente ed alla salute rispetto ad altri fattori, ma va certamente sottolineato che i nuovi impianti a LED installati garantiranno un risparmio energetico del 65% rispetto a quelli presenti precedentemente, con una forte riduzione di utilizzo di risorse energetiche e quindi un positivo impatto in termini ambientali.

L’importante è aver fatto sensibilizzazione, poiché anche se i LED rappresentano il presente e il futuro dell’illuminazione, gli enti e le amministrazioni hanno il dovere di programmare non soltanto in virtù dell’aspetto economico, ma anche delle possibili conseguenze su uomo, ambiente e animali”.