La DIGOS e la Squadra Mobile della Questura di Matera, nella serata di ieri, hanno eseguito la misura del fermo di indiziato di delitto – disposto dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Matera dr. Pietro Argentino e dal Sostituto Procuratore dr. Salvatore Colella – nei confronti di C. S., cinquantunenne materano, ritenuto responsabile dei delitti detenzione e porto di sostanze esplosive e di tentata estorsione.
Le indagini della Polizia, che hanno portato all’emissione del provvedimento restrittivo, hanno avuto avvio a seguito dell’ordigno esplosivo fatto deflagrare a Matera la notte del 3 marzo scorso, all’interno dell’autovettura di proprietà del Consigliere Regionale Roberto Cifarelli, materano, capogruppo del Partito Democratico alla Regione Basilicata.
Al C. S. sono stati contestati il delitto di detenzione e porto di esplosivo, in concorso con altre persone al momento ignote, incaricate di collocare l’ordigno fatto esplodere all’interno dell’autovettura del Consigliere Regionale, nonché quello di tentata estorsione aggravata nei confronti di un noto imprenditore materano cui erano state rivolte dall’indagato minacce, anche di morte, al fine di costringerlo a versargli una cospicua somma di denaro; quest’ultimo, però, opponendo un deciso rifiuto, ha denunciato il tutto alla Polizia.
Sono state effettuate contestualmente anche delle perquisizioni che hanno consentito di sequestrare materiale di interesse investigativo.
Dopo l’esecuzione della misura, il fermato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Matera.