Potenza: “Triste abitudine per il personale infermieristico di svolgere mansioni inferiori al proprio profilo professionale”. Le parole…

Oggi la Fials di Potenza ha promosso l’assemblea generale presso l’Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza, dedicata al personale Infermieristico che continua a svolgere mansioni inferiori al proprio profilo professionale.

Di seguito i dettagli:

“All’assemblea ha partecipato Mauro Di Fresco, Presidente dell’Associazione AADI, promotore di diverse azioni legali che hanno visto il prevalere delle pretese giudiziali contestate a difesa dei lavoratori, da ultima la Sentenza del Tribunale di Roma n. 6954/2019 che ha permesso ad un infermiere di ottenere, per il danno alla professionalità (non biologico, esistenziale e morale), il risarcimento di 60.000€.

Nel dibattito con i lavoratori sono emerse e confermate le criticità già rilevate da tempo e che rappresentano i presupposti per avviare le relative azioni sindacali e legali nei confronti dell’Azienda Ospedaliera del San Carlo di Potenza; criticità, tra l’altro, più volte segnalate, ma che non hanno portato l’Azienda a prendere gli opportuni provvedimenti.

Dall’assemblea è emersa la ‘triste’ abitudine per il personale infermieristico di effettuare prestazioni assistenziali che prevedono, puntualmente, lo svolgimento di mansioni inferiori al proprio profilo professionale.

Mauro Di Fresco si è soffermato sul concetto di demansionamento, nonché sui suoi risvolti pratici, come:

  • l’assistenza ai degenti nell’assunzione dei pasti;
  • il cambio della biancheria;
  • il rifacimento dei letti;
  • la cura dell’igiene personale;
  • il ritiro delle stoviglie;
  • il cambio dei pannoloni;
  • la risposta alle chiamate;
  • la mobilizzazione;
  • il trasporto in sala operatoria, in area di diagnostica;
  • cure.

Costanzo ritiene:

“Intollerabile il perpetrare di tale situazione ed inoltre sostiene che vengano compromessi gravemente i livelli essenziali di assistenza e sicurezza, tenendo in considerazione le molteplici e specifiche attività cui sono chiamati gli operatori sanitari nello svolgimento delle proprie attività, difficilmente gestibili con un numero esiguo di personale sia infermieristico che oss”.

Nell’Assemblea, Costanzo ha ribadito che:

“Non può essere usata come scusa la carenza organica del personale oss e in nessun modo ciò può giustificare l’uso improprio delle professionalità Infermieristiche, senza considerare inoltre che i carichi di lavoro eccessivi sono particolarmente stressanti in contesti clinici ad elevata complessità assistenziale, dove le persone malate richiedono una qualificata assistenza infermieristica.

Poiché il demansionamento è un fenomeno costantemente riscontrato nella realtà sanitaria, tal che esso non è episodico o eccezionale, ma ormai rappresenta una cronica ricorrenza legata anche al “super lavoro”, tutto ciò mette in pericolo la salute dei lavoratori.

Pertanto la Fials richiama i vertici aziendali al proprio dovere tutela del diritto alla salute degli stessi.

Si renderà necessario andare fino in fondo, sicuri della preziosa collaborazione di Mauro Di Fresco e dell’AADI, per debellare una piaga del nostro servizio sanitario”.