“Apprendiamo, in queste ultime settimane, della fase di apertura e di collaborazione proposta dall’ex presidente Pittella al presidente Bardi.
Uno dei temi poco chiari, su cui vorremmo essere messi al corrente come rappresentanti di migliaia di cittadini lucani è quello dell’istituzione della facoltà di Medicina.
Possiamo sapere il nome di questa fantomatica università privata che sarebbe interessata ad aprire la facoltà di medicina in Basilicata? O si tratta di un affare privato tra il presidente Bardi e l’ex governatore Pittella?”
E’ quanto chiede il capogruppo di M5s, Gianni Leggieri che aggiunge:
“In questo caso sarebbe una cosa gravissima.
Così come già è stato grave e senza alcun rispetto per il Consiglio regionale annunciare l’interesse di una importante università senza fornire alcuna informazione utile ai lucani.
Come se questi temi fossero oggetto di trattative private.
I cittadini lucani e noi consiglieri che li rappresentiamo siamo degni di essere coinvolti in una discussione pubblica e trasparente.
Come sappiamo bene, purtroppo, quando si parla di sanità in Basilicata, ormai la mente va inesorabilmente alle vicende di Sanitopoli, di cui lo stesso Pittella è stato protagonista.
Oggi, quindi, ritrovarci l’ex presidente Pittella, mai dimissionario, rinviato a giudizio pochi giorni fa proprio per ‘Sanitopoli’ sulla mala gestione della sanità lucana, a disquisire di facoltà di Medicina senza sapere quali possano essere gli attori di questo possibile progetto, crea tante perplessità perché la mancanza di trasparenza è foriera spesso di situazioni poco consone alla sfera pubblica con risvolti disdicevoli.
Aggiungo, inoltre, che il presidente della quarta commissione consiliare che si occupa di sanità e politiche sociali, Zullino, dovrebbe riflettere sull’inopportunità della vicepresidenza ricoperta dallo stesso Pittella.
I cittadini vogliono discontinuità col passato, ma queste scelte sono altro che la mera continuazione della gestione passata.
Un’ultima riflessione.
Fu sempre l’ex presidente Pittella, quattro anni fa, a proporre con il magnate egiziano Naguib Sawiris il singolare progetto ‘We are the people per trasformare la Basilicata in una regione per l’accoglienza dei rifugiati.
Sappiamo tutti come andò a finire”.