Dopo pochi giorni dall’entrata in vigore del c.d. codice rosso in materia di violenza domestica e di genere, gli investigatori della Polizia di Stato della Squadra Mobile di Potenza – Sez. reati contro la Persona – hanno eseguito nella giornata del 14 Agosto scorso un provvedimento cautelare restrittivo in carcere disposto dal Gip del Tribunale di Potenza su richiesta di Questa Procura della Repubblica nei confronti di S. V.
L’uomo, infatti, a seguito di serrata indagine diretta sempre dalla Procura di Potenza, è stato ritenuto gravemente indiziato del reato di maltrattamenti.
In particolare, è emerso che S., nel corso di tutta la sua vita coniugale, ha continuamente offeso, denigrato e picchiato la propria moglie, la sig.ra T.M.T., anche in presenza dei figli, all’epoca dei fatti minorenni ed anche durante lo stato di gravidanza della donna.
Agli occhi degli inquirenti è apparso un contesto familiare degradato, caratterizzato da continui soprusi e violenze, che sono andati avanti anche dopo la separazione di fatto dei coniugi.
Gli investigatori hanno accertato, infatti, che S. ha continuato a minacciare la propria moglie arrivando ad aggredirla anche presso il suo posto di lavoro: un esercizio commerciale del capoluogo, e lì, in una occasione, l’ha afferrata per i capelli e sbattuta con la testa contro il finestrino di un’auto.
Secondo la valutazione di Questa Procura, la situazione poteva in breve degenerare, in quanto S., pur avendo intrapreso una nuova relazione sentimentale con un’altra donna, era giunto a minacciare gravemente anche altre persone amiche della moglie o semplicemente sue conoscenti.
Pertanto, la misura cautelare ritenuta più idonea è apparsa quella della custodia cautelare in carcere.
La richiesta di misura avanzata e la ricostruzione probatoria effettuata sono state totalmente accolte dal Gip del Tribunale di Potenza e S., dopo le formalità di rito, è stato condotto presso il carcere di Potenza.