Presenza di petrolio nel Pertusillo: la denuncia arriva dall’europarlamentare del M5S, Piernicola Pedicini, il quale ha presentato un’altra interrogazione urgente alla Commissione Ue.
Pedicini che ha dichiarato:
“Si tratta di un disastro enorme che temevo potesse accadere ed è successo.
L’allarme lo avevo lanciato più volte e con tutti i mezzi, ma la Regione Basilicata, il governo italiano e la Ue hanno sempre ignorato le denunce presentate.
È la quinta interrogazione che ho inoltrato in due anni, oltre ad aver fatto numerosi interventi in commissione Ambiente e Sanità del Parlamento europeo.
Bisogna intervenire subito per affrontare l’emergenza.
La diga del Pertusillo alimenta vari acquedotti di Puglia, Calabria e Basilicata ed è un patrimonio naturale inestimabile.
La magistratura deve fare al più presto chiarezza e chi ha le responsabilità di tutto questo deve pagare Il M5S metterà in atto ogni azione possibile affinché i responsabili istituzionali a tutti i livelli, compresa la Commissione europea, paghino per questo disastro annunciato.
È singolare che proprio oggi si sia saputo che la Provincia di Potenza abbia comminato una multa di 800 mila euro all’Arpab perché a ottobre del 2013, al termine di analisi in una contrada di Montemurro, dove ci sono i pozzi di reiniezione di scarti petroliferi, pur avendo rilevato tracce di idrocarburi nelle falde acquifere superiori a quelle previste dal tetto indicato dalla legge, l’organismo del controllo ambientale della Regione Basilicata non avrebbe comunicato lo sforamento della soglia di sicurezza.
Da quanto si è appreso, la Provincia di Potenza, responsabile del procedimento, a distanza di tre anni è venuta in possesso dei rilievi e come previsto dalla normativa ha inflitto una multa all’Arpab di mille euro per ogni giorno di mancata comunicazione.
Una vicenda sconcertante tutta da spiegare che ci auguriamo non miri a fare il gioco dello scaricabarile tra enti pubblici che invece di tutelare i cittadini e l’ambiente si nascondono dietro norme e codicilli.
L’Arpab è un ente pubblico della Regione Basilicata che dovrebbe pagare una multa alla Provincia per non aver operato secondo le regole?
E’ tutto molto assurdo e c’è sicuramente un corto circuito tra controllori e controllati. E poi c’è da chiedersi con quali soldi verrebbe pagata la multa.
Con i soldi pubblici dell’Arpab che verrebbero sottratti per finanziare gli interventi atti ad intensificare i controlli?
Il governatore Pittella esca dal torpore dei suoi silenzi e inadempienze e si assumi le proprie responsabilità.
Si occupi subito del disastro ambientale in corso nella diga del Pertusillo e spieghi cosa c’è dietro la multa all’Arpab della Provincia di Potenza”.