A partire da sabato scorso in Italia purtroppo hanno chiuso 43 negozi Trony per la dichiarazione di fallimento della società DPS (società che ha il maggior pacchetto di aziende commerciali a marchio Trony).
A rischio ci sono 500 posti di lavoro in tutta Italia.
A livello nazionale sembra che le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil chiederanno un primo incontro al curatore fallimentare e in modo parallelo proveranno ad avere un confronto con il Ministero allo Sviluppo economico per cercare di trovare soluzioni alternative al licenziamento dei dipendenti.
In base a quanto si è appreso la situazione della società DPS era in bilico da diversi mesi.
L’azienda aveva chiesto un concordato preventivo che però non è stato giudicato percorribile dal giudice fallimentare che lo ha rifiutato decretando il fallimento.
Ora l’auspicio è quello che venga individuato uno o più soggetti interessati a rilevare i 43 punti vendita e poi chiedere un incontro sia al Mise e sia al ministero del Lavoro perché ci sarà da gestire la cassa integrazione dei lavoratori.
Vista la situazione generale, sono stati coinvolti nella chiusura anche il punto vendita Trony di Tito Scalo (ubicato all’interno del Polo Acquisti Lucania) e quello di Melfi (situato all’interno del Centro Commerciale Arcobaleno).